“Prendersi cura della vita esige che lo si faccia durante tutta la vita e fino alla fine. Ed esige anche che si ponga attenzione alle condizioni di vita: la salute, l’educazione, le opportunità lavorative, e così via; insomma, tutto ciò che permette a una persona di vivere in modo dignitoso”.
Come sempre al ritorno da un viaggio apostolico il Papa incontra i giornalisti sul volo papale e con loro si intrattiene in conferenza stampa. E anche stavolta Francesco non ha mancato alla tradizione, affrontando molti argomenti: dagli abusi sui minori al celibato sacerdotale, dai migranti a - ovviamente - la GMG di Panama.
Nel pieno delle attività del Sinodo sui giovani, Papa Francesco riprende le sue catechesi sui comandamenti nell’Udienza Generale odierna, in Piazza San Pietro. Il comandamento di oggi è “Non uccidere”, nella seconda parte del Decalogo, quella che riguarda i rapporti con il prossimo.
Papa Francesco è arrivato a Roma di rientro dal suo viaggio in Irlanda alle ore 22e30 circa. Durante il volo, l’appuntamento consueto per la conferenza stampa con i giornalisti. Tra i temi affrontati, quello dei migranti, in riferimento alla nave “Ubaldo Diciotti”, l’aborto e anche il modello famigliare omosessuale.
L’Irlanda si prepara a ricevere le famiglie di tutto il mondo e il Papa con un appuntamento difficile il 25 maggio, il referendum sull’aborto.
Alcuni soldatini e un cuore blu sulla piccola bara bianca e, sul tetto del carro funebre, due scritte composte con i fiori che dicevano ‘guerriero’ e ‘nostro eroe’:
Sembrano non aver fine le difficoltà per la Chiesa cattolica in Irlanda. E’ ormai ufficiale, a fine maggio ci sarà un referendum sull’ottavo emendamento della Costituzione, che equipara il “diritto alla vita del nascituro” al “diritto alla vita della madre” e rende illegale l’aborto.
Polonia, i vescovi sostengono il diritto alla vita, e pregano perché passi un progetto di legge in Parlamento che mira ad abolire la possibilità di aborto eugenetico. D’altro canto, nello stesso giorno nel Parlamento polacco c’è un progetto di legge che mira a liberalizzare ancora di più l’aborto.
Sarà presentato domani a Modena il libro “Indesiderate” di Andrea Mazzi - edito da Sempre Comunicazione - scritto in occasione del 40/mo anniversario della introduzione della Legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza.
Tra i suoi scritti c’è una biografia di Edith Stein e per 27 anni la sua vita è stata quella meditativa tipica del carmelitano. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, unica diocesi cattolica della Svezia, domani riceverà la berretta cardinalizia. “ Chiesa di periferia” quella cattolica svedese. Arborelius ha saputo convincere il Papa lo scorso primo novembre a celebrare la messa a Malmö, il giorno dopo l’incontro ecumenico a Lund, inizialmente unica tappa del viaggio di Francesco.
La conoscono tutti come Jane Roe, un nome che in realtà serviva a nascondere la sua identità. Ma Norma McCorvey, morta a 69 anni lo scorso 18 febbraio, non era solamente un nome fittizio in una delle due sentenze che aprirono la strada all’aborto negli Stati Uniti. Era una donna che poi si era convertita, era stata battezzata nel 1995 e aveva dedicato tutti gli ultimi 27 anni della sua vita a cercare di sovvertire la sentenza che ha aperto alla possibilità di aborto negli Stati Uniti. Come giustamente è stato scritto, è lei la prima vittima dell’aborto.
Gianna Jessen, la donna nata viva da un aborto in una clinica di Planned Parenthood negli USA, ha terminato il suo viaggio in Italia, organizzato dai movimenti a favore della vita; una tappa del tour, partito da Como e terminato ad Ascoli Piceno, è stata la basilica di Loreto, dove erano presenti circa 700 persone. Gianna Jessen è diventata il personaggio simbolo del movimento pro-life negli Stati Uniti e la sua vicenda personale ha ispirato il film ‘October Baby’, definito dal New York Times di una ‘bruttezza rara’.
Santa Teresa di Calcutta è stata “sorgente di grandi opere di misericordia corporale e spirituale, è stata un nitido specchio dell’amore di Dio e un mirabile esempio di servizio al prossimo, specialmente alle persone più povere, derelitte, abbandonate: specchio ed esempio dai quali trarre preziose indicazioni e stimoli per vivere come buoni discepoli del Signore, per convertirci dalla tiepidezza e dalla mediocrità, per lasciarci tutti infiammare dal fuoco dell’amore di Cristo”. Lo ha detto il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nell'omelia della Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
Forse è guardare troppo avanti, ma la “bacchettata” all’Italia del Comitato per i Diritti Sociali – un organismo d’Europa – ha messo il primo passo per una destrutturazione del diritto all’obiezione di coscienza. Lo scorso 12 aprile, il Comitato ha constatato una violazione del diritto alla salute per l’Italia, sottolineando che l’accesso all’aborto può essere reso difficile dall’alta percentuale dei medici obiettori, e dal fatto che la percentuale è particolarmente alta in alcune regioni. È anche questo uno dei risultati della “persecuzione educata” di cui ha parlato Papa Francesco?
“Integrare nella Chiesa non significa fare la Comunione”. Una dichiarazione di Papa Francesco che forse non piacerà a coloro che durante il Sinodo sulla famiglia hanno tentato di far dire al Papa qualcosa che non pensa.
Il primo settembre Papa Francesco con una lettera inviata al Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione all’approssimarsi del Giubileo Straordinario della Misericordia ha ribadito la gravità del crimine dell’ aborto e per questo ha annunciato di aver “deciso, nonostante qualsiasi cosa in contrario, di concedere a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono”. La lettera del Papa vuole ricordare la grandezza della misericordia divina per chi si pente e tra gli altri il Papa rivolge anche a coloro i quali partecipano alle celebrazioni dei “sacerdoti della Fraternità San Pio X”. Nell’Anno Giubilare chi si confesserà “presso i sacerdoti della Fraternità San Pio X, riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati”. Per comprendere meglio che cosa significa questo gesto del Pontefice ci siamo rivolti al Penitenziere Maggiore, il cardinale Mauro Piacenza, la massima autorità della Chiesa cattolica per il tema delle indulgenze e per le materie del “foro interno”, tra le quali appunto l’aborto.
L’aborto è un dramma esistenziale e morale. Lo ha ribadito chiaramente stamane Papa Francesco nella lettera inviata al Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione all’approssimarsi del Giubileo Straordinario della Misericordia.
Sulla sofferenza dei bambini, “non ci sono spiegazioni, è un mistero”. “Penso alla Madonna quando le hanno dato il corpo morto del suo figlio, ferito, insanguinato… La Madonna lo ha accarezzato. Anche la Madonna non capiva”.
Quarant’anni di Movimento per la vita, fatti di battaglie e di accompagnamento per agevolare la vita nascente. Con oltre 170mila bambini “salvati” su oltre cinque milioni e mezzo di aborti. Ecco perché il bilancio, guardando alla società, è amaro. “Quarant’anni di aborto legalizzato hanno trasformato il costume del Paese”, il commento di Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la vita.