Dovrebbe entrare in vigore alla fine di giugno il regolamento approvato dalla Commissione USA per le Pari Opportunità sul Lavoro che di fatto impone a tutti i datori di lavoro di garantire l’aborto alle dipendenti donne. La norma è stata fortemente contestata dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, che tra l’altro ha fortemente contestato l’interpretazione del regolamento dato dalla commissione delle Pari Opportunità.
“Il diritto all’aborto sarà irreversibile”. A fine ottobre, il presidente francese Emmanuel Macron ha spiegato così la sua intenzione di avviare le procedure per inserire il diritto all’aborto nella costituzione francese. Dopo la legge sull’eutanasia, ancora da dipanare e la cui presentazione fu rinviata perché non accadesse durante il viaggio del Papa in Francia, il presidente francese impartisce un altro duro colpo alla cultura della vita. E i vescovi francesi non stanno a guardare.
Una comunicazione via social per una dichiarazione che cambia la vita della società
Una giovane inglese con la sindrome di Down sfida le le leggi sull'aborto del Regno Unito alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Il dottor Imre Téglásy, Direttore di Human Life International Hungary e sopravvissuto all'aborto,
Il presidente George Vella ha detto alle persone a lui vicine che è disposto a dimettersi se il parlamento approverà la legge sull'aborto proposto dal governo. A comunicarlo è il Times of Malta.
Nel 2021, il numero di aborti eseguiti a norma di legge è diminuito di dieci volte. Questo è il risultato delle nuove normative che forniscono una maggiore protezione della vita nel periodo prenatale. Alla fine di ottobre 2020, in Polonia, la Corte Costituzionale aveva stabilito che l'aborto eugenetico era incostituzionale. Di conseguenza - secondo i dati del Ministero della Salute, citato da "Rzeczpospolita" – il numero di aborti nello scorso anno è sceso a 107 casi.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di abolire la sentenza Roe v. Wade, con 6 voti a favore e 3 contrari, ponendo fine a mezzo secolo di aborto legalizzato a livello nazionale negli Stati Uniti. Hanno immediatamente espresso la loro contrarietà alla decisione sia il presidente degli Stati Uniti Biden, sia la presidente della Camera dei Rappresentanti Pelosi.
ll Senato degli Stati Uniti ha in programma di votare lunedì un disegno di legge che ribalterebbe le restrizioni statali sull'aborto negli Stati Uniti e consentirebbe ai bambini non ancora nati di essere uccisi al momento della nascita per qualsiasi motivo.
Il presidente della Colombia, Iván Duque, ha definito "qualcosa di atroce "la decisione della Corte Costituzionale del Paese di legalizzare l'aborto fino a 24 settimane di gravidanza.
Giovedì 10 febbraio, la proposta di legge per allungare il termine dell’aborto da 12 a 14 settimane è stata infine adottata dall’Assemblea Nazionale – la camera bassa del Parlamento francese. Un mese prima, il movimento della Marcia della Vita aveva manifestato contro l’adozione della legge, e lanciato dieci proposte in difesa della vita a tutti i candidati alle presidenziali.
La spaccatura tanto temuta non c’è stata. A votare si per il documento sulla Eucarestia è stata la stragrande maggioranza dei vescovi statunitensi: 222 si, 8 no e tre astenuti.
"Il nostro pensiero va alle nuove generazioni e agli anziani. Le prime, pur risultando tra quelle meno colpite dal virus, hanno subito importanti contraccolpi psicologici, con l’aumento esponenziale di diversi disturbi della crescita; anche le giovani famiglie hanno avuto ripercussioni negative dalla crisi pandemica, come dimostra l’ulteriore picco della denatalità raggiunto nel 2020-2021, segno evidente di crescente incertezza". Lo afferma la Conferenza Episcopale Italiana nel messaggio diffuso per la prossima Giornata per la Vita, in calendario il 6 febbraio 2022.
Un gruppo composto da quattro attiviste femministe ha vandalizzato il 31 ottobre scorso la Basilica Cattedrale di Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, mentre l'Arcivescovo locale celebrava la messa domenicale. Ne ha dato notizia Aci Prensa, agenzia in lingua spagnola del gruppo Aci - Ewtn.
Il lavoro della Santa Sede a favore dei migranti non può essere messo in discussione, e l’attenzione che Papa Francesco ha posto al tema delle migrazioni è indubbio. Non solo il Papa ha voluto una sezione, sotto la sua temporanea guida, che si occupasse di migranti e rifugiati, ma il lavoro della Santa Sede al global compact per i rifugiati e le migrazioni è stato fortissimo. Ed è proprio per questa attenzione per i migranti che la Santa Sede ha accettato, ma con riserve, una risoluzione dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati che è stato approvato l’8 ottobre e sarà adottato l’11. La Santa Sede ha fortemente contestato l’approccio ideologico che forza – come spesso succede nei documenti ONU – l’adozione di formule come “salute sessuale riproduttiva” ponendo in pratica l’aut aut: o c’è consenso sul testo, o si va al voto, e il testo dunque non passa.
“La crisi pandemica ha fatto risuonare ancora più fortemente tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. Non possiamo essere sordi a questo duplice grido, dobbiamo ascoltarlo bene! L’esame delle numerose e gravi questioni emerse in questi ultimi due anni non è un compito facile”. Lo ha detto il Papa stamane ricevendo in udienza la plenaria della Pontificia Accademia per la Vita.
Circa 4.500 dimostranti sono intervenuti sabato scorso a Berlino alla XVII edizione della Marcia per la vita. La manifestazione a favore della vita più grande ed importante della Germania è stata organizzata dall’Unione federale per il diritto alla vita (Bundesverband Lebensrecht, BVL) e da quindici altre organizzazioni prolife per ribadire la contrarietà all’aborto e al suicidio assistito.
"Esprimo il mio profondo dolore dopo la risoluzione del Parlamento europeo che chiedeva la possibilità di uccidere bambini non ancora nati".
Il Parlamento europeo ha votato giovedì a favore di un rapporto che descrive l'aborto come "assistenza sanitaria essenziale" e cerca di ridefinire l'obiezione di coscienza come "rifiuto delle cure mediche".I membri del Parlamento europeo, l'organo legislativo dell'UE, hanno votato il 24 giugno con 378 voti a favore, 255 contrari e 42 astensioni, per adottare il testo, noto come relazione Matić, in una sessione plenaria a Bruxelles, in Belgio.
Non solo il dibattito parlamentare. Mentre si prepara la discussione del “Rapporto Matic” sui diritti sessuali e riproduttivi, che se approvato accetterebbe l’idea dell’aborto come “diritto umano”, una lobby che sostiene l’ideologia dietro il rapporto ha pubblicato uno studio, chiamato “La punta dell’iceberg”, in cui punta il dito, facendo nomi e cognomi, contro tutte le organizzazioni che invece si impegnano a sostenere il diritto alla vita, etichettate come “estremisti religiosi” e messe sotto accusa anche per la loro raccolta fondi.