Nazareth , domenica, 13. settembre, 2015 15:00 (ACI Stampa).
Sapeva che il suo invito non sarebbe caduto nel vuoto, il Cardinal Petr Erdo, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, quando ha chiesto alle famiglie di Nazareth di andare almeno una volta al giorno a pregare per il Sinodo della famiglia, nel mese di ottobre. Perché lì, nella Basilica dell’Annunciazione, ogni sabato sera c’è una veglia di preghiera, un rosario meditato che si snoda in processione fino all’interno della Basilica.
Ma la veglia di sabato 12 settembre è un sabato particolare. La guida il Cardinal Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, che partecipa ai lavori della plenaria del CCEE. E si snodano in processione, insieme ai fedeli, i 34 delegati arrivati da ogni parte d’Europa, insieme a padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terrasanta, e al vescovo di Nazareth Giacinto Boulos Marcuzzo. I pensieri di tutti vanno al Sinodo per la famiglia, e sono le famiglie le vere protagoniste di questa veglia. Come sempre.
Ogni sabato sera, infatti, le famiglie che sono a Nazareth si riuniscono intorno al Santuario dell’Annunciazione. C’è partecipazione, i canti vengono diffusi da altoparlanti al di fuori delle mura. Nessuno in città si lamenta. Sembra un mondo pacificato. Eppure si sa che non lo è.
Da mesi, i cristiani stanno protestando perché le loro scuole non ricevono più i sussidi come stabilito. Non hanno nemmeno cominciato l’anno scolastico, perché le famiglie non possono nemmeno permettersi di pagare una retta che copra tutte le spese. Davanti alla Basilica dell’Annunciazione, comincia nel tardo pomeriggio uno dei tanti sit in spontanei. Le persone portano le magliette: “Non vogliamo privilegi, vogliamo giustizia.” Ovvero, i fondi garantiti a tutte le altre scuole non ufficiali. Che tra l’altro sono solidali con le scuole cristiane, e hanno già fatto almeno uno sciopero per supportarle.
Succede così anche nel pomeriggio del 12 settembre. Il Patriarca Latino di Gerusalemme, Fouad Twal, quando vede la manifestazione spontanea si unisce ai manifestanti. Il Cardinal Petr Erdo si rende conto che il suo saluto sarebbe troppo formale, e cambia qualche parola, per adeguarsi alla nuova situazione. Scende la sera, e arriva il momento della preghiera, mentre la Cupola della Basilica dell’Annunciazione si accende.