Roma , venerdì, 4. marzo, 2022 12:30 (ACI Stampa).
Dal 24 febbraio al 3 marzo, dall’Ucraina sono fuggiti un milione di persone, secondo i dati dell’ONU. “Vi aspettiamo a casa, quando il cielo sopra l’Ucraina tornerà sereno!”. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa ucraina greco-cattolica, condivide una foto che ritrae persone in viaggio, in fuga dalle città sotto attacco delle forze russe.
Abbiamo accolto con forza l’appello del Ministero dell’Università e della Ricerca e abbiamo istituito un appuntamento per Università, enti e Istituzioni della formazione superiore, per permettere loro di integrare al meglio studenti, ricercatori e docenti ucraini” ha dichiarato invece Luca Lantero, Direttore di CIMEA, Centro di Informazione su Mobilità ed Equivalenze Accademiche, che organizzerà il prossimo 10 marzo un corso di formazione online, a titolo gratuito, aperto a chiunque si occupi di valutazione di qualifiche estere nel sistema della formazione superiore in Italia.
“In un momento in cui è fondamentale fare tutto il possibile per accogliere il maggior numero di persone, crediamo sia indispensabile fare sistema e fornire un ulteriore strumento a tutte le istituzioni della formazione superiore per riconoscere al meglio i titoli di studi ucraini” ha proseguito Lantero. “Questa nostra iniziativa vuole essere un primo passo concreto al fine di informare le amministrazioni italiane chiamate al riconoscimento di titoli esteri a una corretta valutazione e valorizzazione delle competenze acquisite nel sistema ucraino”.
C'è anche una fiaccolata per chiedere la pace in Ucraina e nel mondo: a organizzarla per le strade di Norcia, domenica 6 marzo (ore 21), è l’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. La fiaccolata partirà dalla ex area containers collettivi (via Circonvallazione) per raggiungere piazza San Benedetto, davanti il cantiere della basilica distrutta dal terremoto del 30 ottobre 2016.
“Il territorio della nostra diocesi custodisce la memoria viva di San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa, messaggero di pace, realizzatore di unione, maestro di civiltà, che ispirò ai popoli del Continente la cura dell’ordine e della giustizia come base della vera socialità. Proprio da Norcia allora si deve elevare, unito a quanto avviene in tante altre parti del mondo, un grido corale che dice convinta riprovazione di ogni forma di violenza e aggressione e invoca giorni di pace per questa umanità inquieta”, dice l'Arcivescovo di Norcia.