Città del Vaticano , mercoledì, 10. maggio, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Incontrando i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori il 5 maggio, Papa Francesco aveva lodato l’impegno per garantire assistenza alle vittime anche nei Paesi poveri. Ed erano parole che lasciavano preludere ad una delle decisioni che la commissione ha preso al termine della plenaria: quella di istituire un fondo, finanziato con contributi delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo, che permette di stabilire programmi di formazione e salvaguardia anche in quei Paesi che non hanno risorse per poterseli permettere.
Combattere gli abusi, in fondo, è anche questione di risorse, ed eliminare questo ostacolo aiuta a costruire una cultura della salvaguardia. Quella del fondo non è, comunque, la sola decisione presa dalla Pontificia Commissione nel corso della sua plenaria, che si è tenuta dal 3 al 6 maggio: sono state definite nuove strategie per contrastare gli abusi online, si è definito come aggiornare le linee guida del Dicastero della Dottrina della Fede per il contrasto agli abusi; si è aggiunta la partnership con la fondazione GHR per la salvaguardia delle vittime, che si inserisce nella serie di partnership strategiche per la prevenzione e il contrasto degli abusi, come quella con il Dicastero per l’Evangelizzazione.
Il Cardinale Sean O’Malley, presidente della Commissione, ha parlato di “aggiustamenti” fatti alle linee guida stilate nel 2011 dall’allora Congregazione della dottrina della Fede. Questi aggiustamenti saranno inclusi in un “Framework universale delle linee guida”, disponibile a partire dal 31 maggio perché possa essere commentato ed eventualmente oggetto di proposte da parte di leader della Chiesa e gruppi di vittime prima dell’approvazione finale, che avverrà nel corso del 2023.
Il programma pilota del fondo, chiamato Memorare è stato firmato con la Chiesa in Rwanda, con tanto di protocollo di erogazione finanziaria che regola l’uso dei contributi donati.
L’accordo con GHR, fondazione che già aveva collaborato con il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale per la risposta alla pandemia COVID 19, prevede che la fondazione supervisioni assunzione, contrattazione e il pagamento diretto del personale regionale.