Città del Capo , giovedì, 16. gennaio, 2025 10:00 (ACI Stampa).
Il prossimo 25 gennaio, il Cardinale Stephen Brislin si installerà come arcivescovo di Johannesburg. Ma il 29 dicembre, ancora da arcivescovo di Città del Capo, ha potuto ricevere per l’arcidiocesi un regalo speciale: le reliquie di San Giovanni Paolo II, portate dall’arcivescovo Salvatore Pennacchio, presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Questi fu ordinato arcivescovo proprio da San Giovanni Paolo II il 6 gennaio 1999, nella Basilica di San Pietro, e scelse come motto proprio le parole del Papa polacco Nolite Timere (Non abbiate paura).
L’arcivescovo Henryk Jagodzinski, nunzio presso il Sudafrica, ha anche lui un legame particolare con l’arcivescovo Pennacchio: era consigliere di nunziatura in India quando il nunzio era appunto l’arcivescovo Pennacchio, e, da nunzio apostolico in Polonia (incarico cui fu nominato il 6 agosto 2016, e che ha mantenuto fino al 2023) l’attuale presidente della “scuola dei diplomatici” vaticana è stato, nel 2016, anche uno dei co-consacratori dell’ordinazione episcopale dell’attuale “ambasciatore del Papa” in terra sudafricana.
Le reliquie di San Giovanni Paolo II arrivano in una città dove la presenza polacca si fa sentire. La presenza polacca in Sudafrica è cresciuta durante la Seconda Guerra Mondiale. All’inizio del conflitto, c’erano circa 3500 ufficiali e soldati polacchi in quella che allora si chiamava Unione Sudafricana.
Al termine della guerra, questi erano 12 mila, mentre le autorità sudafricane accolsero anche un gruppo di circa 500 bambini polacchi, per lo più orfani, che avevano lasciato l'Unione Sovietica con l'armata del generale Anders e furono sistemati nella località di Oudtshoorn.