Varsavia , martedì, 10. marzo, 2020 11:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco, in molteplici occasioni, ha parlato del dramma della Siria sollecitando gli aiuti al popolo siriano. L’ultima vota l’ha fatto durante l’Angelus del 8 marzo trasmesso dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.
In quella occasione ha salutato “le Associazioni e i gruppi che si impegnano in solidarietà con il popolo siriano e specialmente con gli abitanti della città di Idlib e del nord-ovest della Siria costretti a fuggire dai recenti sviluppi della guerra”.
Il Papa ha espresso la sua grande apprensione e dolore per “questa situazione disumana di queste persone inermi, tra cui tanti bambini, che stanno rischiando la vita”, aggiungendo che “non si deve distogliere lo sguardo di fronte a questa crisi umanitaria, ma darle priorità rispetto ad ogni altro interesse”.
E proprio alla vigilia dell’appello del Pontefice l’arcivescovo di Cracovia, mons. Marek Jędraszewski, ha consegnato a padre Waldemar Cisło, direttore della sezione polacca della Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre un assegno simbolico di un milione di zlotych (circa 250 mila euro) che si occupa in modo particolare di prestare aiuto alla popolazione siriana.
Nel dicembre scorso mons. Jędraszewski ha compiuto un viaggio in Siria visitando Damasco, Homs e Malula. Di ritorno si è rivolto ai fedeli dell’Arcidiocesi per chiedere l’aiuto economico per i siriani, particolarmente ai bambini, sottolineando che i più piccoli sono colpiti da una grande povertà, vivono nelle case non riscaldate, alcuni sono malnutriti e hanno bisogno di tutto. “È un grande desiderio del mio cuore – scriveva mons. Jędraszewski - che diamo la speranza soprattutto a un gruppo di circa seicento orfani che sono sotto la cura dell'arcivescovo Jean-Abdo Arbach, vescovo greco-cattolico melchita di Homs, la terza città più grande della Siria”. La gente ha risposto con grande generosità a questo appello e nel periodo natalizio è stata raccolta un’importante somma di un milione di zloty.