Città del Vaticano , martedì, 1. marzo, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco ha più volte espresso il desiderio di andare in Libano. Ma il Libano resta comunque una nazione piena di problemi, e per questo il Cardinale Bechara Rai, patriarca dei maroniti, sottolinea la sua road map per uscire dalla crisi: dichiarare la neutralità del Libano, convocare una conferenza internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite per risolvere le situazioni regionali e in particolare quella dei rifugiati, e quindi lavorare per la stabilità.
Eminenza, quali sono le sue speranze per il Libano?
Il Libano ha la particolarità nel mondo arabo. Nel mondo arabo c’è una unicità di religione, di cultura, di opinione, ma il Libano è completamente differente, è il contrario, è la molteplicità delle religioni, delle democrazie, delle culture, la partecipazione. Il Libano va controcorrente. È un luogo di incontro, è un luogo speciale.. C’è una multiconfessionalità organizzata dalla Costituzione del Libano, e così tutti i partiti che non rispettano la multiconfessionalità sono illegali.
Ci sono partiti che non rispettano la multiconfessionalità?
Sfortunatamente, ci sono dei libanesi che ritengono le religioni siano il problema. È il caso di Hezbollah, che si dichiara legato completamente all’Iran e alla politica iraniana. È il problema che un partito politico libanese che porta le armi.