Varsavia , mercoledì, 19. giugno, 2019 9:00 (ACI Stampa).
La tutela dei bambini e dei giovani e il programma pastorale della Chiesa in Polonia per gli anni 2019-2022 sono stati i temi principali dall'Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca. I vescovi si sono incontrati a Wałbrzych nella diocesi di Świdnica dal 13 al 14 giugno in occasione del 15° anniversario della diocesi.
Charles Scicluna, Arcivescovo di Malta, segretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede, è stato invitato l'anno scorso dalla Conferenza Episcopale Polacca a condividere le sue conoscenze sulla tutela dei bambini e dei giovani dagli abusi sessuali da parte del clero. Oltre all'incontro con l'arcivescovo Scicluna, i vescovi hanno ascoltato le relazioni del Primate di Polonia, l'arcivescovo Wojciech Polak, dedicate tra l’altro al sistema di prevenzione e di assistenza alle vittime di abusi e di mons. Piotr Majer, che ha parlato dell’adozione del motu proprio del papa Francesco “Vos estis lux mundi” in vigore nella Chiesa cattolica dal 1 giugno di quest’anno.
“Sono stato testimone oculare della determinazione di San Giovanni Paolo II nel combattere gli abusi sessuali sui minori, quando queste questioni gli venivano presentate. Credo che coloro che mettono in discussione la competenza o la determinazione di San Giovanni Paolo II nel trattare questo fenomeno dovrebbero rinfrescare la loro conoscenza della storia”, ha sottolineato Scicluna in un'intervista rilasciata all’agenzia KAI durante la sua visita in Polonia.
Nell'intervista per la KAI il segretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha parlato, tra l'altro, dell'atteggiamento di Giovanni Paolo II nei confronti del problema degli abusi sui minori. "Penso che la Polonia sia giustamente orgogliosa di quel grande uomo che era Giovanni Paolo II. Sono testimone oculare della determinazione di San Giovanni Paolo II nel combattere il fenomeno degli abusi sui minori, quando queste questioni gli venivano presentate", ha detto Scicluna.
Rispondendo alla domanda della KAI sul ruolo di San Giovanni Paolo II nella lotta contro questi reati, l'Arcivescovo di Malta ha ricordato che è stato Giovanni Paolo II a nominarlo nell'ottobre 2002 promotore di giustizia nella Congregazione per la Dottrina della Fede, diretta dal Cardinale Ratzinger, perché si occupasse dei casi di reati di abusi sessuali commessi dal clero. L’ho fatto anche durante il pontificato di Benedetto XVI, fino all’ottobre 2012, per dieci anni tondi. Ma parte di questo periodo è caduta sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. A quel tempo il cardinale Joseph Ratzinger si recava dal Santo Padre ogni venerdì riferendo di molti casi di abusi sessuali. Il Papa ha sempre tenuto conto del parere della Congregazione con il massimo impegno e la massima determinazione", ha dichiarato l'arcivescovo Scicluna.