Torino , venerdì, 7. settembre, 2018 14:00 (ACI Stampa).
La Sindone è lì dal 2000, completamente distesa nella teca lunga oltre cinque metri nella cappella del transetto sinistro del Duomo di Torino ristrutturata per permettere le adeguate conservazioni ambientali per la conservazione. E rimarrà lì anche a partire dal 27 settembre, quando sarà finalmente riaperta la Cappella della Sindone, l’architettura barocca concepita nel 1667 per “salire dentro la morte”.
La Cappella della Sindone era chiusa per restauri dal 1990, e nel 1997 un pauroso incendio rischiò di intaccare anche il Sacro Lino. I restauri che sono stati compiuti hanno implicato alcune delle tecniche più complesse al mondo, e ci sono voluti più di dieci anni per completarlo. Ora, è partito il conto alla rovescia per la sua riapertura. Che presenterà sorprese, ma anche novità.
Perché per accedere alla Cappella non si passerà più dalle scale del Duomo ai lati dell’altare maggiore, ma direttamente dai Musei Reali, e sarà parte integrante del futuro percorso di visita. Una scelta che viene giustificata anche come un ritorno filologico alle origini sabaude, perché la cappella della Sindone si trovava alla stessa altezza del primo piano del Palazzo Reale, dove c’erano gli appartamenti del re, e la corte vi accedeva attraverso la cosiddetta “Galleria della Sindone”. C’era, sì, un accesso dal Duomo, ma vescovo e clero dovevano comunque salire le scale per venerare il Sacro Lino.
Ai Savoia, il lungo lenzuolo era stato ceduto nel 1453 dall’ultimo discendente di Geoffroy de Charmy, il nobile che aveva portato il lenzuolo in Europa, depositandolo nel 1356 a Lirey, in Francia, in una Chiesa da lui stesso fondata. La Sindone rimase proprietà dei Savoia fino al 1983, quando Umberto di Savoia la destinò per testamento alla Santa Sede.
Nel XVII secolo, i Savoia vollero realizzare una cappella per custodire il Sacro Lino. Affidarono l’incarico al frate teatino Guarino Guarini, uno dei maggiori architetti del barocco piemontese. Il lavoro cominciò nel 1667 e si concluse solo nel 1690.