Città del Vaticano , giovedì, 22. novembre, 2018 17:00 (ACI Stampa).
È la preparazione di un documento interreligioso sul fine vita la principale novità emersa dalla XVI riunione della Commissione Bilaterale tra il Gran Rabbinato di Israele e la commissione della Santa Sede per i rapporti con l’Ebraismo.
L’incontro della commissione bilaterale si è tenuto tra il 18 e il 20 novembre, in occasione della Giornata Universale del Bambino indetta dall’ONU, e per questo le riflessioni si sono dedicate “al tema della dignità umana, con speciale riferimento ai bambini”, si legge nel comunicato finale della commissione.
E proprio nel comunicato finale si legge che Papa Francesco “ha appreso con soddisfazione che è in preparazione un documento interreligioso in materia di fine vita, con riferimento particolare al pericolo di legalizzare l’eutanasia e il suicidio medico assistito, anziché garantire le cure palliative e il rispetto completo della vita che è dono di Dio”.
La Commissione Bilaterale tra il Gran Rabbinato di Israele e la Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo è stata stabilita nel 2003, come conseguenza della visita di San Giovanni Paolo II nel Paese. Il dialogo ha avuto luogo ogni anno, alternativamente a Roma e a Gerusalemme. In questi incontri, non si parla mai di temi dottrinali o di fede, perché entrambe le parti riconoscono che ci sono dei punti che non possono essere superati in maniera comune, ma si discutono temi di preoccupazione comune, e tra questi – appunto – la bioetica, i problemi ambientali, ma anche la tolleranza religiosa e la violenza.
La presenza della commissione bilaterale ha anche contribuito ad elevare i rapporti diplomatici tra Santa Sede e Israele, perché ha fornito una simmetria teologica necessaria per le relazioni diplomatiche formali.