Milano , mercoledì, 9. agosto, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Entrerà da Porta Ticinese, si fermerà alla basilica di Sant’Eustorgio e solo allora andrà al Duomo: l’ingresso ufficiale nella diocesi di Milano del nuovo arcivescovo Mario Delpini avviene con un rito tanto antico quanto significativo, in cui si mescolano tradizione apostolica, storia dei Magi e storia di Milano.
Dopo aver fornito le disposizioni della sede vacante, l’Arcidiocesi di Milano ha delineato anche i due momenti che determineranno la transizione dall’amministrazione del Cardinale Angelo Scola all’arcivescovo Mario Delpini.
Il 9 settembre, il nuovo Arcivescovo prenderà possesso canonico dell’arcidiocesi per mezzo di un procuratore, con una celebrazione nel Duomo di Milano al termine della quale terminerà a tutti gli effetti il mandato di amministratore apostolico del Cardinale Scola, e comincerà il mandato dell’Arcivescovo Delpini. Sarà da quel momento che si ricorderà il nome del “vescovo Mario” in ogni celebrazione eucaristica.
Ma il vero momento di ingresso, quello più atteso dalla città, avverrà il 24 settembre, quando ci sarà l’ingresso ufficiale in diocesi. E, prima della tappa in Duomo, è prevista una sosta a Sant’Eustorgio. Perché?
Perché fu lì che c’è il primo fonte battesimale di Milano, restaurato dal Cardinale Carlo Borromeo nel 1623. E fu lì, secondo una antichissima tradizione, che i primi cristiani di Milano furono battezzati da San Barnaba, compagno di san Paolo nel primo dei suoi viaggi tra i Gentili. San Barnaba sarebbe entrato a Milano da Porta Ticinese, nella zona in cui poi è stata costruita la chiesa di Sant’Eustorgio, ed è da lì che entrano tutti gli arcivescovi di Milano, per ricordare la prima evangelizzazione della città.