Città del Vaticano , mercoledì, 6. settembre, 2023 10:00 (ACI Stampa).
Presto un incontro per approfondire le tematiche della guerra e la sua origine. Lo ha annunciato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nella sua relazione al Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. Nella giornata del 5 settembre, anche la relazione del Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che ha anche auspicato che ci sia presto “una pace giusta per l’Ucraina”. Durante gli incontri i vescovi ucraini hanno avuto la possibilità di portare all’attenzione dei rappresentanti della Santa Sede le problematiche sorte nel contesto della guerra in Ucraina.
È il secondo giorno di lavori per la Chiesa Greco Cattolica Ucraina. La notizia arriva al termine della relazione del Cardinale Parolin, che ricorda come Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, aveva lanciato la proposta di un incontro per approfondire la situazione della guerra alla Commissione Interdicasteriale Permanente per la Chiesa in Europa Orientale.
“Ci troveremo – ha annunciato il Cardinale Parolin - con i rappresentanti di questa Chiesa sui iuris e di quella latina, nonché di alcuni esperti, per approfondire le tematiche legate alla guerra e alla sua origine, tenendo conto che la guerra è sempre un male e, anche quando essa risponde al diritto alla legittima difesa, è nostro dovere di cristiani e di Pastori di limitarne il più possibile gli effetti, con le parole e con le azioni”.
L’idea di un incontro interdicasteriale era stata lanciata da Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, proprio con l’idea di rispondere ad alcune delle questioni che si sono sollevate a seguito dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, come l’ideologia del “mondo russo”, che fa da piattaforma ideologica all’invasione russa.
Nel suo intervento, il Cardinale Parolin ha ripercorso la storia millenaria delle relazioni tra Kyiv e Roma, non interrotte neppure dallo scisma del 1054, e ha lodato il fatto che la Chiesa greco- cattolica ucraina fa del rapporto con il successore di Pietro una “dimensione costitutiva”.