Città del Vaticano , domenica, 20. agosto, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Una carrozza di cavalli s’intravede sullo sfondo; vicino, un generale napoleonico e un pontefice che viene accompagnato, con la forza, vicino alla vettura: è questa l’immagine che riccore in molti quadri che ritraggono Papa Pio VII arrestato nella notte tra il 5 e il 6 luglio del 1809. Ma prima di approfondire questo evento storico che vede protagonista (assieme a Napoleone Bonaparte), cerchiamo di delineare una breve biografia del pontefice - oggi ricoronno i duecento anni dalla morte avvenuta a Roma il 20 agosto del 1823 - che rimarrà alla storia come il papa che ha attraversato uno dei periodi più difficili della storia della Chiesa: l’occupazione francese di Roma.
Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti nasce a Cesena il 14 aprile 1742. E’ il penultimo figlio del conte Scipione Chiaramonti e di Giovanna Coronata Ghini dei marchesi Ghini, nobile casato di Romagna, Conti, Patrizi di Cesena e di San Marino, Cavalieri di San Giovanni e Frieri dell'Ospedale di Santo Spirito. La madre, donna di profonda religiosità, entrerà tra le Carmelitane a Fano. Il futuro Papa Pio VII, assai giovane, sposa l’ordine benedettino: all'età di 14 anni entra nel monastero di Santa Maria del Monte della sua città natale. Qui, prenderà il nome di Gregorio.
I superiori si accorgono fin da subito della sua intelligenza e fortezza spirituale: lo inviano, infatti, prima a Padova, successivamente a Roma presso il collegio di Sant'Anselmo, e infine presso l’abazzia di San Paolo fuori le mura; mete raggiunte per approfondire lo studio teologico. Da questo momento in poi, lo attenderà una brillante carriera ecclesiastica: prima, professore di teologia nei collegi dell'ordine benedettino a Parma e a Roma; nel febbraio 1775, Priore dell'Abbazia benedettina di San Paolo a Roma; il 16 dicembre 1782, la nomina a Vescovo di Tivoli fino ad arrivare al titolo cardinalizio (con Cattedra vescovile di Imola) nel febbraio del 1785. A 43 anni è già cardinale. Viene eletto 251esimo successore dell’Apostolo Pietro, il 14 marzo 1800 - aveva 58 anni - in un conclave “insolito” perché riunito a Venezia a causa dell'occupazione francese di Roma. Nella Città Eterna riuscirà a entrare solamente nel luglio dello stesso anno.
Eletto pontefice, la sua attenzione si concentrò subito sullo stato di anarchia in cui versava la Chiesa francese che aveva vissuto lo scisma causato dalla costituzione civile del clero; inoltre, molte chiese della Francia erano ormai chiuse da tempo; e - non certamente meno grave - alcune diocesi erano addirittura prive di vescovo. Davanti a questa situazione critica, Papa Pio VII cerca di rispondere con il famoso Concordato del 1801 - sottoscritto a Parigi il 15 luglio - tra la Santa Sede e Napoleone Bonaparte. Questo patto cercava di porre fine ai conflitti tra la Chiesa e lo stato francese nati durante il periodo della Rivoluzione francese. Il pontefice ottenne finalmente il riconoscimento della religione cattolica romana come religione della maggioranza dei francesi; da ciò, l'abolizione dell'elezione popolare dei parroci. Inoltre Papa Pio VII ottenne il diritto del clero a essere stipendiato dallo Stato.
A sua volta però il pontefice aveva dovuto fare molte importanti concessioni come: la rinuncia da parte della Chiesa di tutti i beni espropiati dallo stato francese durante la rivoluzione; Papa Pio VII, inoltre, si impegnerà a togliere la scomunica che continuava a pendere sui proprietari di questi beni; e, infine, i vescovi, pur dipendendo in materia religiosa esclusivamente dal Papa, dovevano però essere scelti dal primo console. Ma non solo: sia vescovi che i parroci dovevano giurare anche fedeltà politica al governo.