Città del Vaticano , sabato, 14. dicembre, 2019 13:00 (ACI Stampa).
"Sì, verrò”. Papa Francesco ha risposto così al primo ministro montenegrino Dusko Markovic, il quale, al termine di una udienza di 35 minuti con due interpreti, ha ribadito l’invito a Papa Francesco a visitare la nazione. Ovviamente, la risposta del Papa va inquadrata nella consueta cortesia diplomatica. Restano, comunque, le possibilità di un viaggio di Papa Francesco nel Paese, a testimoniare il particolare interesse di Papa Francesco e della diplomazia pontificia riguardo i Balcani.
Dopo l’incontro con Papa Francesco, Markovic si è incontrato in Segreteria di Stato con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Si legge nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che “nel corso dei cordiali colloqui ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali, con l’auspicio che esse possano ulteriormente consolidarsi. È stato messo in evidenza, in particolare, il valore dell’armonica convivenza interetnica e interreligiosa che caratterizza la millenaria identità montenegrina. Infine, si è avuto uno scambio di vedute su alcuni temi di carattere internazionale, con particolare riferimento al futuro del progetto europeo, alle attuali sfide regionali e al fenomeno migratorio.
Al termine del colloquio con Papa Francesco, il consueto scambio di doni. Il primo ministro ha donato un fregio dell’esercito montenegrino, Papa Francesco il medaglione per la pace e cinque documenti del Pontificato che ritiene fondamentali: le esortazioni Evangelii Gaudium, Amoris Laetitia, Christus Vivit e Gaudete et exsultate e l’enciclica Laudato Si.
Papa Francesco ha testimoniato particolare interesse nei confrontidei Balcani con i viaggi di quest’anno in Bulgaria, Macedonia del Nord e Romania, mentre il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, è stato in Montenegro e Serbia nel 2018. Si tratta di due nazioni prevalentemente ortodosse, dove nessun Papa è mai stato. Un viaggio in Montenegro, d’altronde, potrebbe anche complicare i rapporti con la Chiesa Ortodossa Serba, rapporti con i quali c’è stata una distensione quando Papa Francesco ha stabilito una commissione storica congiunta sulla figura del Beato Cardinale Aloijzje Stepinac, di fatto bloccandone per ora la canonizzazione.