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Papa Francesco torna in Ungheria. A Budapest dal 28 al 30 aprile

Ufficializzate le date di un viaggio atteso e promesso da quando Francesco era passato da Budapest per il Congresso Eucaristico Internazionale nel 2021

Viaggio di Papa Francesco | Viaggio di Papa Francesco | Daniel Ibanez / ACI Group Viaggio di Papa Francesco | Viaggio di Papa Francesco | Daniel Ibanez / ACI Group

Un viaggio di tre giorni, solo a Budapest, dunque non toccando, come si pensava l’abbazia benedettina di Pannonhalma, ma nemmeno la sede primaziale di Esztergom, dove la basilica è chiusa per restauri e dove tra l’altro sarebbe stato bello un giorno beatificare il “martire del silenzio”, il Cardinale Jozef Mindszenty. Dal 28 al 30 aprile, Papa Francesco sarà in Ungheria, per un viaggio atteso da quando visitò la capitale per poche ore in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale.

Ha dichiarato Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. “Accogliendo l’invito delle autorità civili ed ecclesiali, Papa Francesco compirà un Viaggio Apostolico in Ungheria dal 28 al 30 aprile 2023, visitando la città di Budapest”.

Ci saranno cinque discorsi ed una omelia, per tre giorni tutti dedicati alla città di Budapest dunque. Il primo giorno sarà quello degli incontri istituzionali, il secondo quello dei poveri e dei giovani, il terzo quello dedicato alla Messa e al mondo della cultura, un appuntamento, questo, non usuale nei viaggi di Papa Francesco.

Il 28 aprile, l’arrivo a Budapest è previsto per le 10, e ci saranno poi i consueti incontri con la presidente Katalin Novak, poi con il primo ministro Viktor Orbam e infine con le autorità, la società civile e il Corpo Diplomatico, che avverrà nell’ex monastero Carmelitano.

La sera dello stesso giorno, il Papa incontrerà vescovi, sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate, seminaristi e operatori pastorali nella concattedrale di Santo Stefano.

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Il mattino successivo, incontro con i bambini dell’istituto dedicato al Beato Laszlo Batthyany-Strattman, il “medico dei poveri” beatificato da Giovanni Paolo II nel 2003. Quindi, ci sarà un incontro con i poveri e i rifugiati nella chiesa di Santa Elisabetta di Ungheria. Il pomeriggio, il Papa avrà invece l’incontro con i giovani, alla Budapest Arena. La sera del 29, Papa Francesco potrà poi incontrare i membri della Compagnia di Gesù.

L’ultimo giorno, il 30 aprile, è prevista la Messa nella Piazza Kossuth Lajos al mattino e al pomeriggio l’incontro con il mondo universitario e della cultura

presso la Facoltà di Informatica e Scienze Bioniche dell'Università Cattolica “Péter Pázmány” Quindi, la sera, Papa Francesco ripartirà per Roma, dove arriverà intorno alle 20.

Papa Francesco torna dunque in Ungheria, e lo fa per tre giorni, ma con un programma ridotto rispetto alle previsioni, quando si pensava di andare alla abbazia benedettina di Pannonhalma, luogo ecumenico per eccellenza. Pochi luoghi, incontri dilazionati, diversi periodi di riposo. Un programma prudente, che guarda con attenzione alle condizioni di salute del Papa, il quale, tra l’altro, ha preferito non fare gli esercizi spirituali di Quaresima con la Curia, ma piuttosto chiedere alla Curia di gestirli ognuno personalmente.

Il Papa mantiene comunque la promessa, dando seguito all’invito del Premier Viktor Orban, che aveva incontrato il pontefice nell’aprile 2020, e quello della presidente Katalin Novak, che era stata in visita in Vaticano ad agosto che aveva subito dopo messo su un comitato per la preparazione del viaggio, guidato da Zoltán Kovács, Segretario di Stato responsabile per le comunicazioni e le relazioni internazionali.

Sarà interessante, comunque, vedere se Papa Francesco incontrerà eventualmente il metropolita Hilarion, già capo delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca e ora metropolita di Ungheria. Fu Hilarion a organizzare il primo incontro di Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, e fu sempre Hilarion a mettere le basi per un secondo incontro, ancora non avvenuto.

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Il Papa, durante il suo colloquio con Katalin Novak, era rimasto, secondo la presidente, molto impressionato dalle politiche familiari della nazione. Allo stesso tempo, va notato che l’Ungheria ha stabilito un segretariato per i cristiani perseguitati, che attraverso il piano “Hungary Helps” ha fornito aiuti alle Chiese in sofferenza.

Rispetto all’incontro del settembre 2021, ci sarà, dunque, molto più respiro istituzionale. Allora, furono le autorità del Paese a venire incontro al Papa, incontrandolo al Museo delle Belle Arti, a ridosso della piazza degli Eroi dove avrebbe celebrato Messa.

(articolo aggiornato alle 12.29 con il programma del viaggio)