Città del Vaticano , sabato, 16. marzo, 2019 13:30 (ACI Stampa).
Per la prima volta, Papa Francesco aggiunge ai documenti in dono ai capi di Stato che gli vanno a fare visita la Dichiarazione sulla Fratellanza Umana, firmata negli Emirati Arabi Uniti con il Grande Imam di al Azhar al Tayib. Lo fa incontrando il presidente del Sud Sudan Salva Kiir Mayardit, al quale rinnova l’auspicio di poter compiere un viaggio nel Paese, desiderato ormai da tempo dal Papa.
Il presidente è per la prima volta in udienza da Papa Francesco. Arriva con un attendente che gli porta il cappello, il suo passato da attivista per la liberazione del Sud Sudan e una delegazione di 11 persone, tra cui il sottosegretario alla presidenza ei l ministro degli Esteri.
L’incontro con il Papa è un momento emozionante, per l’ex militare, che bacia per due volte la mano del pontefice. Il colloquio riservato tra i due dura 21 minuti, con l’aiuto di un interprete.
Poi, lo scambio dei doni. Ed è lì che Papa Francesco, per la prima volta, aggiunge il documento sulla Fratellanza Umana ai quattro volumi che regala di solito (l’enciclica Laudato Si, le esortazioni Evangelii Gaudium, Amoris Laetitia e Gaudete et exsultate) e al messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace, che firma personalmente per i capi di Stato. In più, il papa ha regalato il medaglione della pace. “Questo – ha detto – rappresenta l’unione. È scritto: ricerca ciò che unisce, supera ciò che divide”.
Papa Francesco ha ascoltato con attenzione il presidente, e al termine dell’udienza c’erano sulla sua scrivania una pagina e mezza di appunti presi a mano. Il Papa ha guardato con attenzione al Sud Sudan, tanto da aver pensato persino di farvi un viaggio apostolico insieme all’arcivescovo Justin Welby, primate della Chiesa Anglicana. Il viaggio non si è mai concretizzato per ragioni di sicurezza.