Tbilisi , giovedì, 19. dicembre, 2019 11:00 (ACI Stampa).
Il 6 giugno 1980, il Patriarca Ilia della Chiesa Ortodossa Georgiana visitò per la prima volta il Vaticano. L’occasione fu salutata da San Giovanni Paolo II come “un giorno gioioso nella lunga storia delle nostre Chiese”, sottolineando che “come eredi di Pietro e Andrea ci incontriamo come fratelli in Cristo”. Il quarantennale di questa storica visita sarà celebrato il prossimo anno in Vaticano, e Papa Francesco ha scritto personalmente al Patriarca Ilia per dare conto di alcune delle manifestazioni.
“Nel 2020 – scrive Papa Francesco al Patriarca Ilia – ricorreranno infatti i quarant’anni della Sua storica visita in Vaticano e saranno predisposte apposite celebrazioni commemorative, caratterizzate da progetti musicali di alto livello, con l’auspicata partecipazione della Corale Patriarcale della Georgia oltre che della Cappella Musicale Sistina”.
Papa Francesco aggiunge che “sarebbe magnifico se Vostra Santità e Beatitudine, i cui toccanti componimenti sacri meritano di essere conosciuti e apprezzati, volesse onorarci della sua presenza”.
La lettera è datata 30 novembre, giorno della festa di Sant’Andrea, ed è stata consegnata personalmente al Patriarca Ilia dall’arcivescovo José Avelino Bettencourt, nunzio apostolico in Georgia, in una udienza che ha avuto con il Patriarca lo scorso 17 dicembre, insieme al vescovo Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico del Caucaso.
“Caro Fratello – scrive ancora Papa Francesco – “incontrarci per scambiarci l’abbraccio e il bacio santo sarebbe di giovamento a tanti e accrescerebbe in molti l’interesse nei riguardi di quel tesoro unico di spiritualità, arte, cultura e civiltà che è la Georgia, con la sua storia millenaria imbevuta di fede”.