Napoli , sabato, 12. dicembre, 2020 12:02 (ACI Stampa).
Il successore del Cardinale Sepe a Napoli è il vescovo Domenico Battaglia di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata dei Goti. Calabrese, classe 1963, è conosciuto per il suo impegno sociale come “prete di strada”. Termina così il “regno” del Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli dal 2006.
Dopo Genova, anche Napoli cambia dunque arcivescovo, e la scelta di Papa Francesco segnala anche un cambiamento di epoca, una netta discontinuità. Prima del vescovo Battaglia, erano stati scelti per Napoli vescovi di un certo profilo: il Cardinale Michele Giordano, di cui proprio la scorsa settimana è ricorso il decennale dalla scomparsa, era stato persino parte della cosiddetta “Gladio vaticana” per monitorare il comunismo, mentre il Cardinale Crescenzio Sepe si era formato nei ranghi della diplomazia pontificia fino a diventare il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
Non è certamente questo il profilo di Battaglia. Calabrese, nato nel 1963 a Satriano in provincia di Catanzaro, è sacerdote dal 1988. Dal 1989 al 1992 è rettore del seminario liceale di Catanzaro e membro della Commissione Diocesana Giustizia e Pace, mentre dal 1992 al 1999 è amministratore parrocchiale a Sant’Elia, parroco della Madonna del Carmine a Catanzaro, e direttore dell’Ufficio Diocesano per la Cooperazione Sanitaria nelle Chiese.
Tra gli altri incarichi nell’arcidiocesi di Catanzaro – Squillace, quello di collaboratore al santuario di Santa Maria delle Grazie in Torre di Ruggiero, collaboratore parrocchiale a Montepaone Lido e amministratore della parrocchia di Altavilla a Satriano.
A tutti questi incarichi assomma una intensa attività sociale che lo porta ad essere connotato come “prete di strada”: dal 1992 al 2016 guida il Centro Calabrese di Solidarietà, una comunità per il recupero di tossicodipendenti; dal 2000 al 2006 è vicepresidente della Fondazione Betania di Catanzaro; dal 2006 al 2015 è presidente nazionale della Federazione Italiana delle comunità terapeutiche.