Città del Vaticano , mercoledì, 11. marzo, 2020 10:30 (ACI Stampa).
Una preghiera per i malati di coronavirus; il ringraziamento ai medici; ma anche l’appello per la situazione in Siria, sempre critica. Nei saluti in italiano al termine dell’udienza generale che si è tenuta nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, Papa Francesco aggiunge delle parole a braccio. E ringrazia anche i detenuti del carcere di Padova per le riflessioni della Via Crucis che gli hanno fatto avere, e che faranno da guida alla tradizionale Via Crucis al Colosseo.
“Vorrei – afferma Papa Francesco - rivolgermi a tutti gli ammalati che sono con il virus e che sono con la malattia e a tanti che soffrono le incertezze sulle proprie malattie”.
Il Papa ringrazia “di cuore il personale ospedaliero, i medici, gli infermieri, i volontari, che in questo momento tanto difficile sono accanto alle persone che soffrono”. Papa Francesco ringrazia anche “a tanti cristiani, a tutti gli uomini e donne di buona volontà che pregano in questo momento, tutti uniti qualunque sia la tradizione religiosa alla quale appartengono”.
Papa Francesco ha però sempre ben presente la situazione in Siria, dove gli scontri hanno portato ad una difficile situazione umanitaria per i profughi tra Grecia e Turchia.
“Non vorrei – dice Papa Francesco - che questo dolore, questa epidemia tanto forte ci faccia dimenticare i poveri siriani, che stanno soffrendo al limite (confine, ndr) della Grecia e della Turchia. Popolo sofferente da anni, devono fuggire dalla fame dalla guerra e dalle malattie. Non dimentichiamo tanti bambini che stanno soffrendo lì”.