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Papa Francesco: "L’Immacolata ci ha donato Gesù nostra salvezza"

Il Papa ha auspicato che "si possa arrivare alla festa del Natale con un cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra"

Papa Francesco |  | Vatican Media Papa Francesco | | Vatican Media

Il sì di Maria ha consentito “l’Incarnazione del Figlio di Dio, Gesù. È una scena che suscita la più grande meraviglia e commozione perché Dio per mezzo dell’Angelo dialoga con una giovane di Nazaret, chiedendone la collaborazione per il suo progetto di salvezza”. Sono le parole Papa, stamane, introducendo l’Angelus per la Solennità dell’Immacolata Concezione.

Nell’Annunciazione – spiega Francesco – “l’umano e il divino si incontrano nell’istante benedetto in cui la Vergine Maria pronuncia il suo sì. Una donna di un piccolo paese periferico viene chiamata per sempre al centro della storia: dalla sua risposta dipendono le sorti dell’umanità, che può tornare a sorridere e sperare, perché il suo destino è stato posto in buone mani. Sarà Lei a portare il Salvatore”.

In Maria piena di grazia – aggiunge il Papa – “non c’è nulla che faccia resistenza alla volontà di Dio, nulla che si opponga alla verità e alla carità. Ecco la sua beatitudine, che tutte le generazioni canteranno. Rallegriamoci anche noi perché l’Immacolata ci ha donato Gesù nostra salvezza. Oggi è un buon giorno per fare una buona confessione: il Signore perdona tutto”.

Al termine della preghiera mariana il Papa ha rivolto il suo pensiero al Nicaragua e al suo popolo. “Che la Madre celeste sia per loro di consolazione nelle difficoltà e apra i cuori di tutti affinché la via di un dialogo rispettoso per promuovere pace e armonia nel paese”.  

E continuiamo a pregare – è l’appello di Francesco - per la pace nella martoriata Ucraina, nel Medio Oriente, Palestina, Israele, Libano e adesso la Siria, il Myanmar… E dovunque ci soffre la guerra per le violenze. Faccio appello ai governanti e alla comunità internazionale perché si possa arrivare alla festa del Natale con un cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra”.

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Infine una preghiera per “i detenuti che negli Stati Uniti sono al corridoio della morte. Credo che sono 13 o 15. Preghiamo perché la loro pena sia commutata, cambiata. Pensiamo a questi  fratelli e sorelle nostri. Chiediamo al Signore la grazia di salvarli dalla morte”. Infine la vicinanza “ai lavoratori di Siena, Fabriano, Ascoli Piceno che difendono in modo solidale il diritto al lavoro , diritto alla dignità, che non gli sia tolto il lavoro per motivi finanziari”.