Sofia , lunedì, 6. maggio, 2019 7:50 (ACI Stampa).
La visita privata al Campo profughi “Vrazhdebna” apre la seconda giornata del viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia. Il Papa – senza telecamere - viene accolto dal Direttore del Centro e dal Direttore della Caritas all’ingresso principale della struttura. Poi si trasferisce nel refettorio dove sono riunite circa 50 persone tra bambini e genitori.
Una volontaria della struttura, Silsila Mahbub, saluta con affetto Papa Francesco: “Seguendo i suoi appelli di essere vicini ai più vulnerabili, diamo una mano alle persone che hanno scelto la nostra Bulgaria, per un soggiorno che potrebbe essere temporaneo o permanente, alla ricerca di una vita migliore. Qui, in Bulgaria, abbiamo realizzato il programma Share the journey, promosso da Lei”.
“Questo è un Centro con accesso libero – continua la volontaria nella descrizione del centro - perciò i migranti possono uscire in città. Essi hanno la possibilità di visitare il nostro Centro di integrazione della Caritas, che si chiama “Sant’Anna”. Lì, abbiamo le stesse attività per poter avere accesso ai servizi sanitari o sociali e per trovare un lavoro. Nei nostri incontri di volontari invitiamo a parteciparvi molte altre che hanno una grande voglia di diventare amici dei migranti”.
I piccoli profughi hanno donato al Papa dei disegni. Il Pontefice invece regala alla struttura di accoglienza un’elegante icona della Vergine Maria col Bambino, che è stata realizzata, secondo antiche tecniche artigianali, nell’ambito della cultura cristiana bizantina.
Papa Francesco si congeda dai presenti con un piccolo discorso a braccio: "Grazie, questi bambini tanti e belli, loro portano gioia nel vostro cammino. Vi auguro il meglio a voi e ai vostri concittadini che avete lasciato nella vostra patria. Che Dio vi benedica".