Città del Vaticano , domenica, 12. dicembre, 2021 12:19 (ACI Stampa).
“Cosa dobbiamo fare?” È la domanda che i discepoli di Giovanni Battista fanno al maestro, toccati dalla sua predicazione. Ma non è una domanda che parte da “un senso del dovere. Piuttosto, è il cuore toccato dal Signore, è l’entusiasmo per la sua venuta che porta a dire: cosa dobbiamo fare?” Al termine dell’Angelus, una preghiera speciale per l’Ucraina, su cui sembrano spirare venti di guerra; il saluto ai popoli latinoamericani riuniti in piazza San Pietro per festeggiare la Vergine di Guadalupe; gli auguri a Caritas Internationalis per i suoi 70 anni, con la richiesta di snellire ulteriormente l’organizzazione perché i soldi “vadano ai poveri”.
È la terza domenica di avvento, domenica in Laetare, ma è anche il giorno in cui si ricorda la Vergine di Guadalupe. Ogni anno, Papa Francesco ha celebrato una Messa per l’occasione. Quest’anno, dalle 10 e 30 in piazza San Pietro si è tenuto un rosario, organizzato dalla Pontificia Commissione per l’America Latina, con una intenzione di preghiera “per tutta la Chiesa cattolica nel mondo, attenta alle grida degli scartati che vivono nelle periferie esistenziali e mossa dalle vittime della pandemia di Covid-19”.
Al termine dell’Angelus, Papa Francesco li saluterà, chiedendo che la vergine di Guadalupe “ci insegnino a camminare insieme per essere buona notizia per tutti”, e auspicando l’aiuto per il Sudamerica, rallegrandosi per l’atto di fede pubblico”.
Ma è per l’Ucraina la preghiera più significativa, e risponde anche a un timore di un conflitto molto sentito dalle parti di Kiev, che vedono con timore le truppe russe ammassate al confine.
“Desidero – dice Papa Francesco - assicurare la mia preghiera per la cara Ucraina, per tutte le sue chiese e comunità religiose e per tutto il suo popolo, perché le tensioni siano risolte attraverso un serio dialogo internazionale e non con le armi. A me mi addolora tanto la statistiche che ho letto: in quest’anno sono state fatte più armi dell’anno scorso. Le armi non sono la strada. Che questo Natale del Signore porti all’Ucraina la pace”.