Città del Vaticano , giovedì, 25. marzo, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Quello di Papa Francesco con il primo ministro ucraino è stato un incontro che può portare con sé un altro possibile viaggio papale. Perché, venti anni dopo il viaggio di San Giovanni Paolo II, l’Ucraina in guerra vorrebbe di nuovo poter accogliere un Papa nel Paese. Non c’è stata notizia ufficiale dell’invito fino alla serata, quando è stato annunciato dal governo. Si sa, comunque, che l'invitto, viene reiterato sin dai tempi della presidenza Poroshenko.
La notizia del possibile invito era rimbalzata sui media ucraina negli scorsi giorni, ventilata come una ipotesi. Di certo, l’udienza del primo ministro Denys Shmihal è parte di un impegno del governo ucraino di mostrarsi vicino alla Santa Sede. Tanto che il presidente Volodymir Zelensky, quando fece visita a Papa Francesco l’8 febbraio 2020, fece sapere che pensava anche a un possibile ruolo della Santa Sede come facilitatore della guerra nella zona Est del Paese, che vede continue violazioni di cessate il fuoco nelle due repubbliche autoproclamate di Donbass e Donetsk, mentre la Crimea è stata annessa dalla Russia.
Il comunicato della Sala Stampa della Santa Sede sottolinea che, dopo l’incontro, Shmyhal è stato in Segreteria di Stato, dove ha incontrato il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario dei Rapporti con gli Stati.
Si legge nel comunicato che “all’inizio dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, ci si è soffermati sui buoni rapporti intercorrenti tra la Santa Sede e l’Ucraina, con particolare attenzione ad alcune questioni attuali d’interesse bilaterale, nonché su vari temi relativi alla vita e all’attività della Chiesa cattolica nel Paese”.
Il comunicato poi spiega che “nel prosieguo della conversazione, è stato dedicato ampio spazio alla crisi sanitaria e alla drammatica situazione nell’est dell’Ucraina, con l’auspicio che le recenti violazioni del cessate-il fuoco cedano il passo a gesti che favoriscano la risoluzione pacifica del conflitto”.