Il Papa ha apprezzato molto questa struttura di vero servizio emergenziale e ha avuto parole di ringraziamento per tutti i medici e il personale paramedico che stanno realizzando un vero servizio di pieno volontariato, alcuni dei quali, tra l’altro, hanno voluto prendere dei giorni di ferie pur di condividere questa esperienza unica a favore di tanti diseredati.
Dopo una breve preghiera, Papa Francesco ha salutato di nuovo i presenti e ha concluso la sua visita”.
AGGIORNATO ORE 18.30
Alle 17.00 Papa Francesco il Santo Padre ha visitato e inaugurato un nuovo Centro di accoglienza notturna e diurna in Palazzo Migliori, a pochi metri dal Colonnato di San Pietro. Il nuovo centro è affidato all’Elemosineria di Sua Santità ed è dato in gestione alla Comunità di Sant’Egidio.
Papa Francesco è stato accolto all’ingresso dall’Elemosiniere, il Cardinale Konrad Krajewski, da Mons Nunzio Galantino, Presidente dell’APSA, dal Prof. Andrea Riccardi e dal Prof. Marco Impagliazzo, fondatore e presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Dopo una breve visita al pianterreno, destinato all’accoglienza diurna, con alcuni affreschi di epoca moderna, il Santo Padre si è recato nella cappella del Centro al primo piano, dedicata a San Giorgio. Nel contemplare gli ambienti ha commentato: “la bellezza guarisce!”.
Ha poi visitato il piano dedicato agli alloggi, il terzo, e le sale adibite a refettorio, al secondo, intrattenendosi a tavola con alcune persone che risiederanno nel centro e con i volontari. Tra questi, alcuni che abitavano per strada e che ora hanno trovato lavoro e una dimora stabile e si impegnano come volontari nella struttura. Nel corso della conversazione con loro, Papa Francesco ha parlato della cultura dello scarto, e del bisogno di recuperare un senso di responsabilità verso i più poveri.
Ha ascoltato il racconto dei volontari che da molti anni portano la cena a chi vive per strada e delle difficoltà sperimentate per organizzare i loro funerali. Infine ha ricordato quando, da giovane, era abitudine lasciare un piatto pronto durante i pasti, particolarmente nei giorni di festa, per chi ne avesse bisogno, sottolineando la necessità di “educare i giovani alla compassione”.
Al termine della visita, alle ore 17:50, Papa Francesco ha fatto ritorno a Casa Santa Marta
La struttura, a pochi metri dal Colonnato di Piazza San Pietro, occupa un’intera palazzina di
quattro piani (quasi 2.000 mq) di proprietà del Vaticano, in zona extraterritoriale. Lasciata libera da
una Congregazione Religiosa femminile, che l’ha utilizzata fino a pochi mesi fa, Papa Francesco ha
voluto destinarla a quest’opera di carità per le persone più bisognose e in difficoltà. Pertanto,
l’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede l’ha affidata in comodato d’uso alla
Elemosineria Apostolica e verrà gestita dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il nuovo Centro di accoglienza notturna e diurna, denominato Palazzo Migliori, porta il
nome della famiglia proprietaria che l’ha poi ceduto alla Santa Sede nel 1930. Si tratta di un palazzo
costruito agli inizi del 1800, con interni eleganti e nobiliari, dotato di un ascensore per permettere
l’accesso anche agli anziani e alle persone con disabilità. Al primo piano vi è un’ampia Cappella,
riservata alla preghiera personale e comunitaria dei volontari e degli ospiti.
Le stanze per il riposo notturno occuperanno il terzo e quarto piano e potranno ospitare, sia
uomini sia donne, fino a 50 persone, numero che potrà aumentare nel periodo dell’emergenza
freddo.
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Le persone ospitate per la notte potranno usufruire della prima colazione e della cena
preparate nel refettorio al secondo piano. La cucina del Centro, bene attrezzata, servirà pure a un
gruppo di volontari e di Diaconi permanenti della Diocesi di Roma per preparare più di 250 pasti
caldi, che già da diversi anni, alla sera, vengono distribuiti ai poveri nelle maggiori stazioni
ferroviarie della città: Termini, Tiburtina e Ostiense.
Il primo e secondo piano, inoltre, saranno destinati ad un servizio diurno, gestito e animato
sempre dai volontari, con sale per l’ascolto e il colloquio, per l’uso dei computer, per la lettura e la
ricreazione e per altre attività educative e culturali.
Tutti i lavori, eseguiti da un gruppo di senzatetto e da ditte specializzate, sono stati seguiti e
finanziati dalla Elemosineria Apostolica, attraverso le offerte che provengono dalla distribuzione
delle pergamene con la Benedizione Apostolica e attraverso i generosi contributi delle persone
private. Inoltre, l’Elemosineria, insieme con la Comunità di Sant’Egidio, si impegna a sostenere
economicamente tutta l’attività del Centro.