Città del Vaticano , giovedì, 23. marzo, 2023 15:00 (ACI Stampa).
"Nel mondo, lo vediamo purtroppo ogni giorno, non mancano i focolai di odio e di vendetta. Noi confessori dobbiamo moltiplicare allora i “focolai di misericordia"".
Papa Francesco lo ha detto ai partecipanti al XXXIII Corso sul Foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica che si conclude domani.
"Da sempre- ha detto il Papa- la Chiesa, con stili differenti nelle varie epoche, ha espresso questa sua “identità di misericordia”, rivolta sia al corpo sia all’anima, desiderando, con il suo Signore, la salvezza integrale della persona. L’opera della misericordia divina viene così a coincidere con la stessa azione missionaria della Chiesa, con l’evangelizzazione, perché in essa traspare il volto di Dio così come Gesù ce lo ha mostrato". Francesco ha spiegato quale deve essere la attitudine del confessore, che deve essere cosciente di essere peccatole,deve accogliere tutti senza pregiudizi, ascoltare i fratelli con l’orecchio del cuore, ferito come il cuore di Cristo; assolvere i penitenti, dispensando con generosità il perdono di Dio; accompagnare il percorso penitenziale, senza forzature, mantenendo il passo dei fedeli, con pazienza e preghiera
E ha chiesto con chiarezza che il Sacramento della Riconciliazione deve avere grande spazio nella pastorale a cominciare dai bambini.
E spiega che la Confessione individuale rappresenta la strada privilegiata da percorrere, perché favorisce l’incontro personale con la Divina Misericordia, che ogni cuore pentito attende" e "le celebrazioni comunitarie siano valorizzate in alcune occasioni, senza rinunciare alle Confessioni individuali come forma ordinaria della celebrazione del sacramento".