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Papa Francesco, da Piazza San Pietro penseremo a Greccio, e alla Terra Santa

La inaugurazione del Presepe e dell' Albero in Piazza San Pietro

Il presepe di Piazza San Pietro |  | Vatican Media
Il presepe di Piazza San Pietro | Vatican Media
Il presepe di Piazza San Pietro |  | Vatican Media
Il presepe di Piazza San Pietro | Vatican Media
L'albero illuminato |  | Vatican Media
L'albero illuminato | Vatican Media
Albero e presepe |  | Vatican Media
Albero e presepe | Vatican Media

"Da Piazza San Pietro penseremo a Greccio, che a sua volta ci rimanda a Betlemme. E mentre contempliamo Gesù, Dio fatto uomo, piccolo, povero, inerme, non possiamo non pensare al dramma che stanno vivendo gli abitanti della Terra Santa, manifestando a questi nostri fratelli e sorelle, specialmente ai bambini e ai loro genitori, la nostra vicinanza e il nostro sostegno spirituale. Sono questi che pagano il vero conto della guerra". Così Papa Francesco ha salutato questa mattina le delegazioni di Greccio e  di Macra che hanno donato il presepe e l'albero per Piazza San Pietro.

L'inuagurazione del Presepe si è svolta nel pomeriggio insieme alla illuminazione dell' albero che viene dai boschi della Valle Maira in provincia di Cuneo in Piemonte. La Banda della Gendarmeria Vaticana ha tenuto un piccolo concerto, poi i discorsi, i ringraziamenti e la benedizione. 

"Davanti ad ogni presepe,- ha detto il Papa-  anche a quelli realizzati nelle nostre case, noi riviviamo ciò che è avvenuto a Betlemme più di duemila anni fa; e questo dovrebbe risvegliare in noi la nostalgia del silenzio e della preghiera, nella nostra vita quotidiana spesso tanto frenetica. Silenzio, per poter ascoltare quello che Gesù ci dice da quella “cattedra” singolare che è la mangiatoia. Preghiera, per esprimere lo stupore riconoscente, la tenerezza, magari le lacrime che la scena della Natività suscita in noi. E in tutto questo ci è di modello Maria: lei non dice nulla, ma contempla e adora".

E po l'albero, un simbolo che nasce nel paganesimo ma che ormai è in tutte le case e che in questo 2023 è "arricchito con stelle alpine coltivate in pianura, per tutelare quelle che crescono in alta montagna. Anche questa è una scelta che ci fa riflettere, - dice il Papa- evidenziando l’importanza della cura per la nostra casa comune: i piccoli gesti sono essenziali nella conversione ecologica, gesti di rispetto e gratitudine per i doni di Dio".

La cerimonia del pomeriggio organizzata dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano che ha curato l'allestimento della Piazza, è stata guidata dal Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, e da suor Raffaella Petrini, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, per il Presepe artistico hanno partecipato il Vescovo di Rieti, Monsignor Vito Piccinonna, il curatore del progetto Valle del primo Presepe e del Presepe nell'Aula Paolo VI, Enrico Bressan, e la Banda della diocesi o corale “Chiesa di Rieti”. Per l'albero di Natale hanno partecipato il Vescovo di Saluzzo, Monsignor Cristiano Bodo, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Macra, Valerio Carsetti, e la corale “La Reis”di San Damiano Macra. Un paesino di 48 abitanti tra i monti. 

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L'allestimento sarà presente in Piazza fino al 7 gennaio e il legno sarà come sempre riciclato in giocattoli solidali. Tra gli allestitori anche le maestranze di Cinicettà che hanno curato le copie di alcune opre contemporanee che sono alle spalle del presepe. 

Finita la cerimonia la Elemosineria pontificia ha organizzato una cena per 150 senza tetto nel colonnato di San Pietro. Tavoli eleganti, ma all'aperto e quindi al freddo.