Città del Vaticano , giovedì, 4. febbraio, 2016 9:00 (ACI Stampa).
Si giocherà il prossimo 29 maggio nello Stadio Olimpico di Roma, e ha già un testimonial di eccezione, il campione brasiliano Ronaldinho Gaucho. El partido de la paz annunciato personalmente il 3 febbraio da Papa Francesco è il secondo del genere, e rientra nell’iniziativa delle Scholas Occurentes, un progetto che è nato ufficialmente nel 2013, ma che si è sviluppato da un progetto precedente che il Cardinal Jorge Mario Bergoglio seguiva in Argentina.
Lo ha ricordato lo stesso Papa Francesco, nella cornice della Casina Pio IV, dove ha non solo dato l’annuncio della prossima partita della pace, ma ha anche parlato per una decina di minuti del senso dello sport e della ricerca di armonia tra i popoli attraverso l’arte e lo sport. “Sono anni che vi conosco, perché questo servizio a voi l’ho cominciato in diocesi”, ha detto il Papa. E Poi ha ricordato i frutti di questo progetto, il lavoro dei bambini che “hanno presentato 27 progetti a Madrid”.
Il Papa si riferisce alle conclusioni di un congresso che si è realizzato con 260 giovani a Madrid, dove si è parlato anche di bullismo, influenza dei social network, e deficienze del sistema educativo, presentando poi progetti.
Un lavoro che viene dallo sviluppo “delle capacità di espressione dei bambini, con l’arte, con lo sport”, dice Papa Francesco, anche se poi raccomanda di “ascoltare i vecchi, perché abbiamo molta esperienza”. Ricorda il Papa che il progetto delle Scholas “non è proselitismo religioso”, chiede una “educazione che abbia costi accessibili” così che tutti possano avere accesso ell’educazione.
“Il mondo – ha commentato Papa Francesco – si è fatto esclusivo ed escludente”.