Città del Vaticano , domenica, 29. marzo, 2020 12:15 (ACI Stampa).
“Senza Cristo, o al di fuori di Cristo, non solo non è presente la vita, ma si ricade nella morte”. Angelus della domenica ancora nel Palazzo Apostolico, per Papa Francesco, per evitare assembramenti nella piazza, che, come di consueto, va poi a benedire. Dopo l’Angelus, Papa Francesco si unisce anche all’appello per il “cessate il fuoco globale” lanciato delle Nazioni Unite ricordando la pandemia del coronavirus, e auspica che la pandemia del coronavirus faccia anche portare a tutti a riscoprire i legami come “membri dell’unica famiglia umana”.
Il commento al Vangelo, dunque. Gesù viene a sapere della morte dell’amico Lazzaro, accorre, si commuove, ringrazia Dio che lo ascolta, fa aprire la tomba e chiama Lazzaro, che esce ancora tutto bendato.
“Qui – commenta Papa Francesco - tocchiamo con mano che Dio è vita e dona vita, ma si fa carico del dramma della morte. Gesù avrebbe potuto evitare la morte dell’amico Lazzaro, ma ha voluto fare suo il nostro dolore per la morte delle persone care, e soprattutto ha voluto mostrare il dominio di Dio sulla morte”.
È così che “la fede dell’uomo e l’onnipotenza dell’amore di Dio si cercano e infine si incontrano”, e si incontrano tra le sorelle Marta e Maria che dicono a Gesù che se fosse stato lì, Lazzaro non sarebbe morto, e Gesù che dice di “avere fede”.
Chiosa Papa Francesco: “La risposta di Dio non è un discorso, è Gesù: ‘Io sono la risurrezione e la vita… Abbiate fede! In mezzo al pianto continuate ad avere fede, anche se la morte sembra aver vinto. Togliete la pietra dal vostro cuore! Lasciate che la Parola di Dio riporti la vita dove c’è morte’.”