Città del Vaticano , lunedì, 26. luglio, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco nomina il teologo Rodrigo Guerra come segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, e la professoressa Emilce Cuda come capo ufficio della sessa commissione. Cambiano dunque i vertici della commissione legata alla Congregazione dei Vescovi, che aveva visto nominato prima capoufficio e poi nelle funzioni di segretario / vicepresidente che erano state di Guzman Carriquiry l’ex ambasciatore di Bolivia presso la Santa Sede Julio Cesar Caballero Moreno.
La nomina di Rodrigo Guerra al ruolo di segretario porta, dunque, a un secondo rimpasto nei ranghi della commissione in meno di due anni, rafforzando la visione di Papa Francesco nei ranghi della stessa Commissione, confermato dalla nomina di Emilce Cuda, considerata in Argentina come “la donna che sa leggere Papa Francesco”. Tra l’altro, sembrava che la CAL dovesse essere chiusa, almeno secondo una delle bozze della riforma della curia, e invece ormai sembra di nuovo un dicastero chiave.
Rodrigo Guerra collabora con il Vaticano dal 2006, quando fu nominato membro corrispondente della Pontificia Accademia per la Vita. È stato tra il 2012 e il 2016 consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia della Pace, e tra il 2006 e il 2017 è stato membro ordinario della Pontificia Accademia della Vita. Il 21 giugno 2020, Papa Francesco lo ha nominato membro della Pontificia Accademia delle Scienze.
Guerra è fondatore e direttore dell’Osservatorio Sociale del Consiglio dei Vescovi dell’America Latina (CELAM) e ha stabilito anche il Centro per l’Indagine Sociale Avanzata (CISAV). Dice di ispirarsi, nel suo lavoro, al pensiero di Tommaso d’Aquino, Dietrich von Hildebrand, Karol Wojtyla, Augusto Del Noce, Alberto Methol-Ferré, Rocco Buttiglione, Massimo Borghesi, Juan Carlos Scannone, e in generale alla tradizione latino americana di dottrina sociale.
Tra i suoi principali interessi di ricerca, il debito internazionale, la Dottrina Sociale della Chiesa, il gender e la sessualità umana. Ha scritto 30 libri di filosofia sociale. Nel 2016, ha preso pare ad un dibattito sull’Osservatore Romano per difendere l’esortazione apostolica Amoris Laetitia, considerata “un vero atto di magistero” che non può essere “interpretato come una rottura della tradizione”, ma piuttosto come una applicazione di “fedeltà creativa” da parte di Papa Francesco.