Città del Vaticano , domenica, 4. novembre, 2018 12:12 (ACI Stampa).
“Gesù ha insegnato una volta per sempre che l’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono inseparabili, anzi, di più, si sostengono l’un l’altro. Pur se posti in sequenza, essi sono le due facce di un’unica medaglia: vissuti insieme sono la vera forza del credente!”
Papa Francesco lo ha detto oggi commentando il Vangelo della liturgia domenicale prima della preghiera mariana dell’ Angelus.
Affacciandosi alla finestra del Palazzo Apostolico il Papa ha spiegato che “amare Dio vuol dire investire ogni giorno le proprie energie per essere suoi collaboratori nel servire senza riserve il nostro prossimo, nel cercare di perdonare senza limiti e nel coltivare relazioni di comunione e di fraternità”.
Il “prossimo” dice il Papa, non è qualcuno di pre selezionato, perchè non è cristiano, è pagano, ma chi ha bisogno e “i bisogni del prossimo richiedono certo risposte efficaci, ma prima ancora domandano condivisione”, e anche di una preghiera fatta insieme.
Ecco quindi, dice il Papa, l’invito “ad essere proiettati non solo verso le urgenze dei fratelli più poveri, ma soprattutto ad essere attenti alla loro necessità di vicinanza fraterna, di senso della vita e di tenerezza”.