Città del Vaticano , domenica, 30. maggio, 2021 12:15 (ACI Stampa).
Dio è amore, e per questo, “pur essendo uno ed unico, non è solitudine, ma comunione”, perché l’amore è “essenzialmente dono di sé”. Papa Francesco spiega il mistero della Santa Trinità prima della preghiera dell’Angelus, ripercorrendo la festività odierna. E nell'occasione, dopo l'Angelus, annuncia che l'1 luglio si incontrerà in Vaticano con i capi delle comunità cristiane in Libano.
"Il primo luglio - dice Papa Francesco mi incontrerò in Vaticano con i principali componenti delle comunità cristiane in Libano per pregare insieme per il dono della pace e della stabilità. Affido per questa intenzione all’intercessione della Madre di Dio ad Harissa, e fin da ora vi chiedo di accompagnare la preghiera solidale invocando per quell’amato Paese un futuro più sereno".
L'incontro dell'1 luglio è una notizia importante, e sembra collegarsi all'idea dell'incontro interdicasteriale con il sinodo greco cattolico ucraino che si tenne nel luglio 2019. Al termine della preghiera dell'Angelus, il Papa racconta anche l'incontro con un gruppo di fedeli che ha tradotto la Bibbia nel loro dialetto, ribadendo la necessità di conoscere il testo Sacro e di leggerlo.
Si ritorna a pregare l’Angelus, dopo il tempo pasquale in cui si è recitato il Regina Coeli. Papa Francesco si affaccia dalla finestra del suo studio, su una piazza resa grigia da una giornata uggiosa, ma dove comunque si è radunato un buon gruppo di persone.
Papa Francesco spiega la Trinità, un solo Dio, ma tre persone. E aggiunge. Le persone non sono aggettivazioni di Dio, sono persone reali, diverse, differenti. Non sono emanazioni di Dio. Sono persone: c’è il Padre, che prego con il Padre Nostro; c’è il figlio che mi ha dato la giustificazione, c’è lo Spirito Santo che abita in noi e dà vita alla Chiesa”.