Roma , giovedì, 31. ottobre, 2024 16:00 (ACI Stampa).
“Le parole del profeta Isaia - “Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza” (Is 12,3) - che aprono l’Enciclica con cui Pio XII ricordava il primo centenario dell’estensione all’intera Chiesa della Festa del Sacro Cuore di Gesù - oggi, 50 anni dopo, non hanno perso nulla del loro significato. Nel promuovere il culto al Cuore di Gesù, l’Enciclica “Haurietis aquas” esortava i credenti ad aprirsi al mistero di Dio e del suo amore, lasciandosi da esso trasformare”. Con queste parole, Papa Benedetto XVI descrive l’importanza della devozione al Sacro Cuore di Gesù, oggetto dell’Enciclica di Papa Pio XII. Documento, tra l’altro, citato anche da Papa Francesco nella sua “Dilexit nos”. Le parole di Papa Ratzinger erano rivolte al Preposito Generale della Compagnia di Gesù, Peter-Hans Kolvenbac e la lettera reca la data 15 maggio 2006.
L’Enciclia di Papa Pio XII consta di un’Introduzione e di quattro parti. Nell’Introduzione vengono richiamati alcuni pregiudizi ed errori riguardanti il culto al Sacro Cuore che sono in evidente contrasto conl’insegnamento dei Sommi Pontefici (1-13). Poi, il primo capitolo: Fondamenti del culto al Cuore di Gesù nel «sacro deposito della Parola di Dio»; il secondo approfondisce i cenni storici del culto al Cuore di Gesù; il terzo capitolo si concentra su alcune precisazioni sul culto al Cuore di Gesù; infine, l’ultimo capitolo, un'esortazione del Pontefice a promuovere l’autentico culto al Cuore di Gesù, “rimedio e salvezza di fronte ai mali del nostro tempo”. L’Enciclica di Papa Pacelli voleva ravvivare il culto e invitare la Chiesa a meglio comprenderne e attuarne le varie forme di devozione, di “massima utilità” per le necessità della Chiesa ma non solo, perché la devozione al Sacro Cuore era visto da Papa Pacelli anche come “vessillo di salvezza per il mondo moderno”.
Papa Benedetto XVI conosceva bene le pagine di quella Enciclica. E a distanza di cinquant’anni dalla sua scrittura, ribadiva con forza che “il costato trafitto del Redentore è la sorgente alla quale ci rimanda l'Enciclica “Haurietis aquas”: a questa sorgente dobbiamo attingere per raggiungere la vera conoscenza di Gesù Cristo e sperimentare più a fondo il suo amore. Potremo così meglio comprendere che cosa significhi conoscere in Gesù Cristo l'amore di Dio, sperimentarlo tenendo fisso lo sguardo su di Lui, fino a vivere completamente dell'esperienza del suo amore, per poi poterlo testimoniare agli altri”.