Brescia , domenica, 14. ottobre, 2018 15:00 (ACI Stampa).
“O san Paolo VI, figlio della nostra terra, discepolo di Cristo nella fede, pastore della Chiesa, santo dinanzi a Dio e agli uomini, invochiamo con gioia la tua protezione. Tu, ora nella piena Luce di Dio, continua ad intercedere per la Chiesa e la sua missione. Ottieni a noi, ancora pellegrini, le grazie necessarie per seguire Gesù Cristo, unico salvatore del mondo.
Sostienici nella fiduciosa e perseverante docilità allo Spirito Santo, perché, confortati dal tuo mirabile esempio di vita consacrata a Cristo e alla Chiesa,resi forti dalla tua potente intercessione, giungiamo al premio dell’eterna santità. Proteggi la Chiesa, sostieni gli uomini e le donne del nostro travagliato tempo, accompagnaci perché l’amore a Cristo si rafforzi nutriti dalla Parola e dall’Eucaristia, che ci fa tuo mistico Corpo, germe di quel Regno che in Dio sarà beatitudine eterna nella Comunione dei santi. Amen”.
La preghiera è stata composta dal vescovo della diocesi di Brescia, Pierantonio Tremolada per la canonizzazione di Papa Paolo VI.
Da Brescia sono partiti molti fedeli e per comprendere meglio il fermento per l’avvenimento abbiamo chiesto a monsignor Tremolada di raccontarci in quale modo la sua diocesi si è preparata per questa canonizzazione: “Da alcuni mesi ci stiamo preparando attraverso la preghiera diocesana ed un pellegrinaggio diocesano a Roma. Ufficialmente siamo 5000. Nella mia intenzione è fare di questa canonizzazione non un punto di arrivo, ma un punto di partenza, perché mio desiderio è una maggior conoscenza in Italia della sua figura. In questi mesi è aumentato il numero dei pellegrini a Concesio, luogo natale; vorremmo aumentare questi pellegrinaggi e faremo in modo che i pellegrini possano conoscerlo meglio; poi vorremmo valorizzare i luoghi, dove Papa Paolo VI ha trascorso la propria vita e si conserva la memoria. Eppoi nel prossimo anno è intenzione creare piccoli santuari, dove ogni venerdì sera si pregherà insieme con me”.
Nel suo pontificato il Papa usò spesso l’espressione ‘fumo di Satana’: perché considerava il popolo cristiano sacro?