Parigi , mercoledì, 12. giugno, 2019 12:00 (ACI Stampa).
Il 15 giugno, la cattedrale di Notre Dame ritorna a vivere. Dopo l’incendio del 15 aprile, che ha buttato giù il tetto e ha però risparmiato le reliquie, molto è stato detto sulla ricostruzione della cattedrale. E sarà proprio dentro la cattedrale, per un piccolo numero di persone, lì che si dirà Messa, per la prima volta in due mesi, nel giorno in cui si commemora la dedicazione dell’altare.
La cattedrale sarà ricostruita come era, il Parlamento francese ha bloccato progetti alternativi. Sono arrivate donazioni ingenti per portare avanti i lavori. Si è parlato persino di una “cattedrale effimera” da costruire nel piazzale antistante la cattedrale e da buttare giù una volta terminata la ricostruzione.
Questa cattedrale effimera – spiega l’arciprete della cattedrale, Patrick Chauvet – non ci sarà, perché il cantiere per la ricostruzione occupa troppo spazio. Ci sarà, invece, un santuario mariano, che ospiterà la statua di Notre Dame, vale a dire la Madonna col bambino, una scultura del Trecento che raffigura la Vergine Maria con in braccio Gesù.
Lo scorso 25 aprile, è stato annunciato il salvataggio della statua, che si trovava al pilastro sud-est del transetto, verso il fondo della navata, dove da sempre c’è stato un altare dedicato alla Vergine.
Il sito ufficiale di Notre Dame nota che la statua è “la più conosciuta delle 37 rappresentazioni della Vergine presenti nella cattedrale” e proviene dall’antica cappella di Saint’Agnan, un edificio romanico molto antico. Fu poi portata nel chiostro nei Canonici sull’Ile della Cité e quindi, nel 1818, a Notre Dame, posizionata prima sul portale della Vergine e quindi collocata nel posto da dove è stata salvata da Eugene Viollet-le-Duc, l’architetto che curò il restauro della cattedrale nel 1885.