Parigi , giovedì, 10. dicembre, 2020 12:30 (ACI Stampa).
Sarà in una cattedrale vuota, ma il cui cantiere per la ricostruzione continua alacremente, che il coro di Notre-Dame eseguirà il tradizionale concerto di Natale. In quello che sarà il terzo evento in cattedrale dopo l’incendio del 15 aprile 2019, mentre i ponteggi esterni sono stati rimossi, il concerto di Natale segnala che la cattedrale sta riprendendo vita. E intanto si discute su come dovrà essere la ricostruzione: se dovrà essere tutto come era prima o se ci potrà essere qualcosa di nuovo.
L’arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, ha aperto all’idea di sostituire le sedie in paglia, e anche di inserire qualche vetrata più moderna in luogo delle poche che sono andate distrutte dalle fiamma. La proposta dell’arcivescovo, in realtà, si inserisce in un più generale piano di ripensamento e rivalutazione dell’edificio sacro.
“Al di là del tesoro del patrimonio che rappresenta – ha detto l’arcivescovo Aupetit – la cattedrale di Notre Dame è la manifestazione di ciò che gli uomini possono ottenere quando, spinti dal loro desiderio di unire ciò che li trascende, uniscono le loro forze e la loro intelligenza per svolgere il lavoro comune”.
Per questo, ha proseguito l’arcivescovo – “il progetto che stiamo costruendo per Notre Dame deve continuare questa storia e rendere intellegibile, per il nostro segolo, la fede che ci ha portato alla costruzione di questo capolavoro”. Ma, ha tenuto ad assicurare l’arcivescovo di Parigi, “la cattedrale ha mantenuto e manterrà costante quella che è stata la sua ragione di essere per otto secoli: la celebrazione del mistero cristiano”.
In un comunicato del 23 novembre, l’arcidiocesi di Parigi ha reso noto che l’arcivescovo già alcuni mesi fa aveva nominato “un gruppo multidisciplinare attorno a padre Gilles Drouin per un lavoro di riflessione sul futuro progetto di sviluppo della cattedrale. Infatti questa cattedrale, tutta cattolica, e per definizione aperta a tutti, accoglie ogni anno milioni di visitatori. Il futuro sviluppo liturgico e culturale mira ad accompagnare tutti i visitatori, praticanti o non credenti, in un percorso capace di avviare tutti al significato stesso di questa cattedrale: quello della celebrazione del mistero cristiano”.