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Note storiche, i Musei del Papa nati con Giulio II

La lunga storia delle collezioni d'arte dei Pontefici

L'entrata storica dei Musei Vaticani |  | wikimedia commons L'entrata storica dei Musei Vaticani | | wikimedia commons

Raccontare in poche righe la storia dei Musei Vaticani è impossibile, ma basta ricordare che il primo nucleo dei Musei Vaticani fu la raccolta di statue formata da Giulio II ed esposta nel cosiddetto 'Cortile delle Statue ',oggi Cortile Ottagono.

Seguendo la traccia delle note storiche dell' Annuario Pontificio quelli che oggi chiamiamo Musei "nella loro forma di raccolte artistiche ordinate in appositi edifici accessibili al pubblico, hanno origine da Clemente XIV e Pio VI, e perciò presero dapprima il nome di Museo Pio-Clementino. Pio VII li ampliò notevolmente, aggiungendovi il Museo Chiaramonti, il Braccio Nuovo e la Galleria Lapidaria. Gregorio XVI fondò il Museo Etrusco (1837) coi cimeli rinvenuti negli scavi dell'Etruria meridionale dal 1828 in poi, il Museo Egizio (1830) coi monumenti egiziani provenienti da esplorazioni fatte in Egitto e con quelli che si trovavano sparsi nel musei d'arte classica ed anche nel Museo Capitolino, il Museo Profano Lateranense (1844), con statue, bassorilievi, mosaici di età romana che non potevano aver posto nei Palazzi Vaticani. Al Museo Profano Lateranense, il Beato Pio IX aggiunse nel 1854 il Museo Cristiano, comprendente sculture, specialmente sarcofagi ed iscrizioni cristiane antiche, e più tardi (1856-186g) due sale di monumenti tratti dagli scavi di Ostia eseguiti in S. Ercolano e S. Aurea; poi, nel 1866, dal Principe Torlonia in Porto. Sotto il pontificato di San Pio X, nel 1910, venne aggiunta una sezione contenente 137 iscrizioni di antichi cimiteri ebraici di Roma, in gran parte del cimitero sulla via Portuense, donate dai proprietari del fondo, marchesi Pellegrini-Quarantotti. Queste due raccolte sono state trasportate, per volere di San Giovanni XXIII, dal Palazzo Lateranense ad un nuovo edificio appositamente eretto in Vaticano; nel 1970 sono state riaperte al pubblico, con la denominazione di Museo Gregoriano Profano e Museo Pio Cristiano".

Sotto la custodia attenta della direzione dei Musei e delle Gallerie pontificie c'è anche

"la Galleria degli Arazzi, con una raccolta di arazzi di diverse fabbriche dei sec. XVI e XVII; la Galleria delle carte geografiche, istituita da Gregorio XIII e restaurata da Urbano VIII; le sale Sobieski e dell'Immacolata Concezione; le Stanze e la Loggia di Raffaello, fatte decorare da Giulio II e Leone X; la Cappella del B. Angelico, dipinta sotto il pontificato di Niccolò V; la Cappella Sistina, detta così dal suo fondatore Sisto IV; l'Appartamento Borgia, già abitazione di Alessandro VI, restaurato ed aperto al pubblico da Leone XIII nel 1897; la Pinacoteca Vaticana, situata sotto Pio VII nell'appartamento Borgia, poi in quello di Gregorio XIII alla 3ª Loggia, trasportata da San Pio X nel 1909 nella Galleria sottostante al braccio della Biblioteca verso i giardini, e collocata da Pio XI nel 1932 in apposito edificio presso il nuovo ingresso dei Musei; il Museo Missionario-Etnologico fondato da Pio XI nel 1926, ordinato nei piani superiori del Palazzo Lateranense, e successivamente trasportato anch'esso, per volere di San Giovanni XXIII, in Vaticano, dove è stato riaperto al pubblico nello stesso edificio che accoglie le collezioni ex-Lateranensi. Nel 1973 fu aggiunta la Collezione di Arte Religiosa Moderna, inaugurata da San Paolo VI il 23 giu. di quell'anno".

Da ricordare il Museo Storico, fondato anch'esso nel 1973, trasferito nel 1987 nell'Appartamento Papale del Palazzo Lateranense,  che raccoglie una serie iconografica dei Papi, nonché cimeli dei Corpi Militari Pontifici e della Cappella e Famiglia Pontificia, anche per le cariche ora soppresse; infine, una documentazione del cerimoniale non più in uso. In Vaticano è rimasta la sezione delle carrozze ed automobili papali".

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E si arriva all'attualità, e precisamente al 1999 quando vennero affidate alla "Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie le collezioni del Museo Sacro, istituito da Benedetto XIV nel 1745, e del Museo Profano, creato da Clemente XIII nel 1767, nonché il Salone Sistino e le Gallerie, già di pertinenza della Biblioteca Apostolica Vaticana. Nel settembre 2007 è stato inserito nei Musei Vaticani il Museo Filatelico e Numismatico".

Interessante anche capire a fossero affidati i Musei e le Gallerie Pontificie dopo i Patti Lateranensi: la Prefettura  dipendevano dalla Prefettura e solo dal 1929 dipendono dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Dal 2001 la Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie ha anche funzioni di tutela e conservazione del patrimonio storico, archeologico ed artistico della Santa Sede affidato allo Stato della Città del Vaticano e dal 2002 si chiama Direzione dei Musei. Con l'entrata in vigore della Legge sul Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, del 25 nov. 2018, n. CCLXXIV, dal 7 giu. 2019 la Direzione dei Musei ha assunto la nuova denominazione di Direzione dei Musei e dei Beni Culturali. In base alla medesima Legge, alla Direzione è riservata l'attività museale anche nelle Ville Pontificie.