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Note storiche, i Maestri della liturgia vaticana

I liturgisti del Papa e l' Ufficio delle cerimonie e l'assistenza a fedeli e cardinali

Il Papa e i cerimonieri |  | Vatican Media Il Papa e i cerimonieri | | Vatican Media

Uno degli uffici più antichi e più attivi nella vita della Sede Apostolica è quello dei Magistri Cœremoniarum Apostolicarum, oggi Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice.

Come riporta l' Annuario Pontificio nelle Note storiche i Magistri iniziano a scrivere dei Diari nel XV secolo. Giovanni Burckard, Paride de Grassis danno vita ad una prassi che permette una interessante ricostruzione storica gelosamente custodita in Archivi appositi.

Nel 1563 Pio IV,  conferma alcuni diritti e così la loro attività arriva fino al 1917  quando diventano un Collegio presieduto dal Prefetto nominato dal Papa.

Avevano anche il compito di essere  Camerieri Segreti Partecipanti quando questi non erano ancora stati scelti dal nuovo Pontefice ed erano addetti alla Persona del Sommo Pontefice.

La Prefettura o Collegio delle Cerimonie Pontificie venne ristrutturato in occasione della riforma della Curia Romana del 1967 e in particolare del Regolamento dell'Ufficio delle Cerimonie Pontificie del 1970. La Prefettura allora assunse il titolo di Ufficio per le Cerimonie Pontificie. Secondo tale Regolamento i Cerimonieri Pontifici erano in numero di dodici, otto effettivi e quattro addetti.

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La Riforma Liturgica  nata dal Concilio Vaticano II, ha dato un nuovo slancio all' Ufficio anche perché le celebrazioni presiedute dal Santo Padre "sono chiamate ad essere, anche per l'incidenza dei mass-media, un punto di riferimento esemplare per l'attuazione della riforma liturgica secondo gli insegnamenti conciliari, in continuità con l'intera tradizione ecclesiale e in conformità al più recente magistero dei Sommi Pontefici".

Con la  Costituzione Apostolica Pastor Bonus, 1988, nasce un nuovo Istituto della Curia Romana, dotato di propria autonomia con una configurazione giuridica che lo diversifica dagli altri Istituti della Curia Romana, con legislazione propria e proprie esclusive competenze. Autonomia confermata dalla Costituzione Apostolica Predicate Evangelium del 2022.

All'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche spetta "preparare tutto quanto è necessario per le celebrazioni liturgiche e le altre sacre celebrazioni in Vaticano alle quali presiede, partecipa o assiste il Romano Pontefice oppure, in suo nome o per suo mandato, un Cardinale o un Prelato, e dirigerle secondo le vigenti prescrizioni in ambito liturgico, predisponendo tutto ciò che è necessario o utile per il loro degno svolgimento e per l'attiva partecipazione dei fedeli".  Si preparano i "libretti" per i fedeli e si curano anche le liturgie durante visite e viaggi del Papa. Rientra nella competenza dell'Ufficio la celebrazione del Concistoro e la liturgia nella Sede Vacante. Durante la Sede Vacante, i Cerimonieri Pontifici, secondo la Universi Dominici del 1996, "prestano servizio nelle Congregazioni dei Cardinali ed entrano in Conclave per assolvere i compiti loro propri. In forza del loro ufficio sono notai; perciò compilano a tutti gli effetti giuridici i documenti delle funzioni a cui prendono parte d'ufficio, gli atti del Conclave e lo stesso atto di elezione del Sommo Pontefice".

Il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, è Prelato Superiore della Curia Romana, nominato dal Romana Pontefice per cinque anni, e con lui lavorano diversi Officiali e Consultori.

Spetta al Maestro la cura della Sacrestia Pontificia e delle Cappelle del Palazzo Apostolico, e della Cappella Musicale Pontificia.

I Cerimonieri Pontifici nominati dal Romano Pontefice per cinque anni, hanno anche il compito di assistere i Cardinali nei concistori, presa di possesso del Titolo cardinalizio, Messa o altra sacra funzione celebrata con speciale solennità e "ad ogni Cardinale, dal momento della sua creazione in Concistoro, viene assegnato dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie un Cerimoniere". Inoltre, i Cerimonieri Pontifici hanno il compito di preparare e guidare, sotto la direzione del Maestro, altre celebrazioni che fossero da lui stabilite.

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