Carpi , domenica, 7. luglio, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che invia in missione i settantadue discepoli. Non solo i dodici apostoli! Con questa decisione il Signore vuole aiutarci a comprendere che l’annuncio del Vangelo non è affidato solo ai vescovi, ai sacerdoti e ai diaconi ma a tutti i cristiani. L’evangelizzazione appartiene alla vocazione cristiana e trova la sua ragion d’essere nel sacramento del Battesimo, nel quale siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato e resi partecipi della vita stessa di Dio.
Il discepolo, chiamato ad annunciare il Vangelo, si presenta al mondo con lo stile stesso di Gesù. Il messaggio che egli annuncia non è suo e pertanto va donato integralmente senza aggiunte o omissioni; è da portare ad ogni persona perché nessuno è escluso dalla salvezza e deve essere accompagnato dalla testimonianza della vita perché solo così sarà credibile.
Gesù dice: “Andate”. Non sono i popoli che devono muoversi verso i discepoli, ma i discepoli che devono andare ad essi. Non è ammissibile accontentarsi di annunciare il vangelo a coloro che si rivolgono al discepolo, ma il discepolo deve prendere l’iniziativa e parlarne per primo a tutti.
Di qui la consapevolezza dell’urgenza e della vastità della missione e quindi la necessità della preghiera perché il Signore “mandi operai nella sua messe!”. La preghiera, dunque, è il primo modo per essere annunciatori del Vangelo.
Il Signore poi chiede ai suoi discepoli la povertà: Non portate borsa, né sacca, né sandali. E’ un invito a non lasciare che la vita venga appesantita da troppe esigenze, da troppi legami che condizionano la testimonianza di una vita affidata all’amore provvidente del Padre.