Roma , mercoledì, 5. luglio, 2023 11:00 (ACI Stampa).
Il 5 luglio 2017 ci lasciava Joaquín Navarro-Valls, l’uomo che è riuscito con la sua dedizione e la sua integrità a rivoluzionare la comunicazione della Santa Sede. Navarro-Valls, giornalista e medico, laico dell’Opus Dei, è stato direttore della Sala Stampa della Santa Sede, che ha guidato con grande carisma e dedizione per 22 anni, aiutando San Giovanni Paolo II a trasmettere il messaggio evangelico.
Il suo rapporto con San Giovanni Paolo II era unico del suo genere, non era solamente il portavoce, ma anche un suo amico fidato. È riuscito a trasmettere la dimensione umana del Papa, attraverso il loro rapporto unico, ricco di momenti informali e di convivialità. Ha incarnato perfettamente il ruolo del portavoce, che, almeno in Italia, non esisteva in quel periodo, riuscendo a tessere delle importanti relazioni con giornalisti, direttori e colleghi.
Il 5 giugno, in occasione del quarantacinquesimo anniversario dell’elezione di Karol Wojtyla, alla Pontifica Università della Santa Croce è stato presentato il libro intitolato ‘I miei anni con Giovanni Paolo II – note personali’. Una raccolta degli appunti, che Navarro prendeva a mano durante il suo mandato per conoscere meglio il "portavoce". Per ACI Stampa abbiamo intervistato Diego Contreras, giornalista e professore di Analisi e Pratica dell’informazione presso la Pontificia Università della Santa Croce.
Professore, quando ha conosciuto Navarro-Valls e che impressione ha avuto di lui?
‘La prima volta che l’ho incontrato è stato quando sono andato a trovarlo alla Sala Stampa. Ero arrivato da poco a Roma come giornalista inviato di un’agenzia spagnola, lui è stato molto accogliente, mi ha aiutato moltissimo per delle questioni molto semplici, ma io lo vedevo già come un mito, ti faceva sentire a casa.’