Città del Vaticano , venerdì, 9. novembre, 2018 12:00 (ACI Stampa).
Dalla Pentecoste 2019, ci sarà una nuovo servizio internazionale per il Rinnovamento Carismatico Cattolico. Lo ha annunciato il Dicastero Laici, Famiglia e Vita in un comunicato comparso sul sito ufficiale del dicastero lo scorso 31 ottobre. Il nuovo organismo si chiamerà CHARIS. Termina così il percorso richiesto da Papa Francesco perché le organizzazioni carismatiche cattoliche facessero capo ad una sola organizzazione.
Fino ad ora, sono state due le organizzazioni che servivano al Rinnovamento Carismatico Cattolico, l’unca costola dell’altra: l’International Charismatic Renewal Services (ICCRS) che ha celebrato i suoi 25 anni lo scorso 18 settembre; e la Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities e Fellowship, che è stata ufficialmente riconosciuta nel 1990.
Sin dall’inizio del Pontificato, Papa Francesco ha chiesto a queste due realtà di lavorare insieme, fino a congiungersi. Il primo passo è stata la condivisione degli stessi uffici nel Palazzo San Calisto, la “exclave” vaticana di Trastevere dove si trovano vari dicasteri. Quindi, per i cinquanta anni del Rinnovamento Carismatico Cattolico lo scorso anno, Papa Francesco ha voluto che queste due realtà organizzassero insieme l’evento al Circo Massimo celebrato il 3 giugno 2017, giorno di Pentecoste. E da lì è cominciato il percorso che ha portato prima a delineare gli statuti della nuova realtà, già definiti e protocollati il 6 marzo 2018. Il nuovo organismo sarà ufficialmente eretto l’8 dicembre 2018, e comincerà a lavorare ufficialmente dal 9 giugno 2019, solennità di Pentecoste. Contemporaneamente, ICCRS e Catholic Fraternity cesseranno di esistere.
Si legge nel comunicato del Dicastero Laici, Famiglia e Vita che CHARIS non eserciterà “alcuna autorità” sulle realtà carismatiche cattoliche, perché ciascuna realtà “rimarrà quella che è, nel rispetto del propria identità, e resterà sotto la giurisdizione dell’autorità ecclesiastica da cui dipende”.
Si tratta, dunque, di un servizio, che consiste di un moderatore e 18 membri del Servizio Internazionale di Comunione, nonché un assistente ecclesiastico che è stato individuato in padre Raniero Cantalamessa, predicatore di Casa Pontificia e storico esponente dei movimenti carismatici.