Roma , sabato, 2. maggio, 2020 20:00 (ACI Stampa).
Niente processione per la memoria della traslazione della reliquia di San Gennaro. Per l'emergenza coronavirus, l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe celebra stasera alle 19, in solitaria via streaming, dal duomo di Napoli. Per la prima volta nella storia, a porte chiuse. E il miracolo si ripete. Poi il cardinale a fine messa esce sul sagrato del Duomo e con la reliquia benedice la città.
"Cari amici vi do il grande annuncio: anche in questo tempo di coronavirus il Signore tramite l'intercessione di San Gennaro ha sciolto il sangue!", dice subito l'Arcivescovo di Napoli aprendo la celebrazione. Dunque si ripete il miracolo di San Gennaro, anche in questo duro tempo di pandemia.
Quest'anno infatti non si terrà la tradizionale processione dal Duomo alla Basilica di Santa Chiara, un evento che viene portato avanti in ricordo della traslazione delle Reliquie dell'Agro Marciano alle Catacombe di San Gennaro. La processione non era stata fermata neanche durante la guerra.
Gli altri due miracoli sono il 19 settembre, che è il giorno in cui San Gennaro patì il Martirio e il 16 dicembre, chiamato anche miracolo laico, che è la testimonianza della gratitudine della città di Napoli per l’intervento prodigioso durante l’eruzione del Vesuvio del 1631.
L'Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe commenta nell'omelia: "Cari fedeli e devoti di San Gennaro oggi con questa particolare liturgia ricordiamo la traslazione del corpo di San Gennaro, quest'anno però tale circostanza, la processione, non può essere celebrata. L'emergenza sanitaria che in maniera cosi inattesa ha sconvolto le nostre comunità ci impone giuste misure precauzionali. Quindi liturgia essenziale, austera, ma non meno intensa. Mi sento comunque circondato dalla partecipazione che tutti voi da lontano mi seguite. E da tutti quanti che sparsi nel mondo ci seguono con costanza e attenzione. Eppure noi grazie a San Gennaro possediamo una marcia in più, una riserva di fiducia immensa e rassicurante, San Gennaro. Come in passato placa il Vesuvio, libera dai contagi, prende per mano il destino di tutti".