Città del Vaticano , martedì, 21. novembre, 2017 13:00 (ACI Stampa).
“Organizzare mostre è il nostro lavoro quotidiano, è un impegno che ci vede coinvolti sempre. Ma queste due mostre sono speciali, perché è la prima volta in assoluto che i Musei del Papa organizzano una mostra in Cina”. Con queste parole Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, presenta le due mostre che, a partire dalla primavera del 2018, avranno luogo in contemporanea presso i Musei Vaticani e la Città Proibita a Pechino.
L’iniziativa si inserisce all’interno de "La Bellezza ci unisce", un progetto tra i Musei del Papa e il China Culture Industrial Investment Fund, nato con l’intento di creare forme di collaborazione culturale attraverso il linguaggio universale dell’Arte e che ora vede, per la prima volta, i Musei Vaticani organizzare una mostra con istituzioni culturali cinesi.
“E’ un grande lavoro quello che abbiamo fatto – continua la Jatta nella conferenza stampa di presentazione dell’evento presso la Sala Stampa Vaticana - è l’inizio di un’amicizia tra l’istituzione culturale in Cina e i Musei Vaticani. E’ una consapevolezza importante. La bellezza e l’arte diventano dialogo tra due mondi. Un segnale positivo e di speranza di cui abbiamo tutti bisogno”.
Dunque, un evento che supera le frontiere, il tempo e unisce le culture e che rafforzerà ulteriormente l'amicizia tra la Cina e il Vaticano e, forse, favorirà la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Vaticano. Una specie di "premessa".
“Sono fermamente convinto che l'imminente ‘Esposizione Sino-Vaticana contemporanea’ aprirà un nuovo capitolo negli scambi culturali fra il popolo Cinese e il Vaticano, affinché ci sia l’avvicinamento e la comprensione tra due Paesi con profonda cultura tradizionale”, commenta Zhu Jiancheng, Segretario Generale del China Culture Investment Found, intervenuto alla presentazione.