Mont-St.-Michel , venerdì, 9. giugno, 2023 14:00 (ACI Stampa).
C’è stata una visita del presidente francese Emmanuel Macron, e c’è un vasto programma di mostre, spettacoli di danza, concerti. E tutto per celebrare il millenario di uno dei luoghi più iconici di Francia, Mont St. Michel, la montagna che è isola e terraferma a seconda della marea dove si trova una abbazia che fu cominciata a costruire nel 1023, tre secoli dopo l’apparizione dell’arcangelo Michele nel 708.
Era una piccola costruzione, poi c’era una vera e propria struttura, costruita nel 966, che divenne improvvisamente troppo piccola per ospitare i pellegrini. E così, fu fondata l’abbazia, che esiste ancora oggi.
Fino al 1972, il villaggio di Mont-Saint-Michel aveva ancora la sua scuola, la sua panetteria e un parrucchiere. Ma era troppo difficile mantenere tutte le attività, di fronte ad una folla di pellegrini numerosissima (sono stati 33 mila solo nello scorso weekend dell’ascensione). Così, il villaggio è diventato sempre più isolato, dal 2012 le auto non possono nemmeno più arrivare ai piedi della collina, e arrivare al parcheggio, che comunque è a tre chilometri dell’entroterra, si può solo attraverso l’autobus.
A Mont St. Michel ci sono solo 17 residenti permanenti, e una dozzina di loro sono monaci e monache delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme, che perpetuano una tradizione ancora più lunga di quella dei benedettini, arrivati solo nel 966. Questa presenza dei monaci fu interrotta solo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il sito era trasformato in una prigione.
Solo nel 1966, con il primo ministro Georges Pompidou, il santuario ha riacquistato la sua vocazione originaria.