Roma , martedì, 29. maggio, 2018 14:00 (ACI Stampa).
Nel Madagascar la situazione non è facile. In alcune zone è davvero insostenibile: Siamo nel 1989, nella discarica di Tananarive, la capitale del Madagascar. I poveri, che vedono la discarica come ultimo rifugio dopo essere stati cacciati da città e paesi, scavano tra i rifiuti per trovare sostentamento. I bambini dormono coperti dalle mosche. Vi sono morti, giovani e vecchi, senza che vi sia qualcuno che abbia cura di seppellirli. Le istituzioni sono immobili di fronte a questa situazione, anche se qualcuno che sta provando a cambiare la situazione sembra esserci. Tra questi, padre Pedro Pablo Opeka, un missionario argentino arrivato in Madagascar nel 1970 che ha dato vita all’associazione “Akamasoa”, in italiano, "Buoni Amici”, per dare sostenere le famiglie che sopravvivono scavando nella spazzatura.
Grazie ai primi piccoli aiuti e donazioni ricevute da parte delle comunità religiose locali, Padre Pedro poté sviluppare una sua idea su come aiutare le persone ad aiutare se stesse. Vicino alla discarica c'era una cava di granito: chiunque fosse disposto a lavorare poteva produrre mattoni, ciottoli, lastre e ghiaia da vendere alle imprese edili, e sarebbe stato pagato, un piccolo salario con cui comprare il riso e nutrire le famiglie. E così, sotto la direzione di Padre Pedro, gli abitanti della discarica si unirono, iniziando a vedere, attraverso il loro lavoro, un piccolo barlume di speranza.
Padre Pedro ha presentato oggi alla stampa romana il suo lavoro e la sua missione: sono stati costruiti diciotto villaggi, con case di mattoni e strade lastricate. Un migliaio di persone vivono in ognuno dei villaggi, che hanno negozi, officine, fontane d'acqua, illuminazione, scuole, asili nido e centri sanitari, un ospedale, uffici amministrativi, sale riunioni, campi sportivi e luoghi di culto. Tutti gli abitanti di Akamasoa lavorano, tutti i loro figli vanno a scuola, e la comunità in ogni villaggio gestisce il proprio governo locale.
Il missionario ha trovato 25.000 persone che vivevano in una discarica e, a poco a poco, ha creato posti di lavoro per tutti loro. Tutti ora possiedono le loro case di mattoni. Tutti hanno acqua pulita e assistenza sanitaria. Tutti i loro figli vanno a scuola. Le scuole di Pedro ora educano più di 13.000 bambini. Egli è riuscito a far diventare il suo sogno una vera realtà: salvare quelle persone dalla spazzatura regalando loro una vita normale.
Il 12 ottobre 2007, il governo francese lo ha nominato cavaliere della Legion d’Onore, il più alto riconoscimento conferito in Francia. Più volte diversi paesi lo hanno proposto come Premio Nobel della Pace.