Quindi come si struttura la libertà responsabile?
La libertà responsabile riconosce e realizza doveri e obllighi con i diritti. Le attuali tendenze di una mentalità unilaterale, basata solo sui diritti, minacciano ed erodono la libertà di tutta la società. I miei diritti, invece, sono possibili e raggiungibili solo se rispetto i miei obblighi nei confronti degli altri e della comunità in cui vivo. Questa attitudine bilanciata rappresenta l’azione matura, e costruisce la libertà responsabile.
Lei è inviato speciale per la libertà religiosa. Cosa può fare l’Europa per sostenere la libertà religiosa nel mondo?
L’Europa conosce molto bene, attraverso le lezioni del 20esimo secolo,. Perciò, l’Europa dovrebbe abbracciare il valore essenziale della Libertà di Religione e di Credo in maniera più attiva sia fuori che all’interno dell’Europa, perché questa rappresenta la libertà di pensiero, di coscienza, di religion e convinzione, così cara e importante per la vita di ciascuno e la dignità personale.
Perché la libertà religiosa è così importante?
Perché la libertà religiosa è il banco di prova per tutti i diritti umani, perché se questo diritto viene a mancare, gli altri diritti politici e civili sono ristretti allo stesso modo. Potrei, da slovacco, parlare molto di questo, sulla base delle esperienze nella ex Cecoslovacchia e nelle nazioni del blocco soveitico.
Lei è inviato per la promozione della libertà religiosa al di fuori dell’Europa. Ma i rapport sulla libertà religiosa raccontano di una libertà religiosa sempre più a rischio anche nel cuore dell’Europa. Cosa dovrebbe fare l’Europa oggi?
L’Europa dovrebbe avere più consapevolezza del tema della libertà religiosa e promuovere l’agenda della libertà religiosa in un modo ancora più coerente. Eppure, oggi vediamo una situazione globale molto negativa, e allo stesso tempo ci sono tendenze di peggioramento in molte nazioni e regioni del mondo. In realtà, questo significa l’invito a fermare le persecuzioni, la discriminazione e i conflitti violenti, e lavorare per creare più giustizia e una trattamento chiaro delle differenti fedi minoritarie e comunità. Questa è sia nostra responsabilità e commune interesse. Le politiche interne ed esterne dell’Unione Europea sono in realtà due parti della stessa agenda comunitaria.
In che modo si integrano?
Più attenzione e chiaro impegno a favour della libertà di pensiero e religion a livello internazionale possono aiutare a rinnovare l’impegno europeo per la libertà religiosa nei suoi confine. Questa è una delle ragioni per cui il mio mandato da Inviato Speciale è orientate al di fuori dell’Unione Europea, ma allo stesso tempo è connesso con l’articolo 17 del Trattato di Lisbona, che parla del dialogo tra UE e religioni.
In che modo l’Europa dovrebbe essere rivista? Quali sono le impressioni che hai alla fine di questo incontro?
L’incontro è stato molto opportune e utile, perché molte persone sollevano preoccupazioni giustificate riguardo il futuro dell’integrazione europea. La fiducia nel progetto dell’Unione Europea è stato indebolito dalla Brexit, dalla crescent instabilità nel continente e nel nostro vicinato, passando attraverso un decennio di crisi dalle molte faccio – monetaria, finanziaria, economica, migratoria, politica.
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Quale è il ruolo dei cristiani?
I cristiani sono stati molto attivi nel processo dell’integrazione europea. Il loro contributo politico è fuori discussione. L’operato di leaers come Schuman, Adenauer, De Gasperi è stato decisive. Oggi i cristiani sono chiamati a non rimanere in disparate e lamentare la situazione, ma, all’opposto, devono riportare al centro ciò che manca ed è necessario per il rinnovamento europeo: valori fondamentali, impegno personale e spirito di unità. Sono contribute che non possono essere generate dal mercato, dall’euro o dalla geografia. Ci sono furttti della libertà responsabile, il senso di solidarietà e di buona volontà, che porta ad una ragionevole, vera soluzione dei problemi.
Dialogo, inclusione, solidarietà, sviluppo e pace sono i cinque pilastri su cui costruire l’Europa, secondo quello che vi ha detto Papa Francesco. Lei è d’accordo?
Sebbene venga dall’America Latina, il Papa comprende perfettamente l’importanza del futuro europeo non solo per questo continente, ma per lo sviluppo globale. I pilastri dell’Europa su cui vorrei soffermarmi sono quelli di dignità, giustizia, sussidiarietà, solidarietà e dialogo.
È questa la sua lista di superiorità?
Sì. Nel mio corrente incarico, ma anche in precedenza come Commissario Europeo per l’Educazione e la Cultura, vedo molto da vicino quanto questi principi e pilastri stiano sempre più diventando importanti.