Roma , venerdì, 11. ottobre, 2019 18:00 (ACI Stampa).
Quarantatre' anni, oltre un milione di copie vendute nel mondo, traduzioni in 22 lingue, innumerevoli ristampe: sono i numeri che fanno la storia di un libro che ha fatto storia. "Ipotesi su Gesù", di Vittorio Messori, uscito nel 1976, non ha mai smesso di essere letto, discusso, studiato, imitato.
Però da qualche anno era scomparso dai cataloghi della Sei, la storica casa editrice dei salesiani che lo aveva pubblicato, nel frattempo "assorbita" in un più ampio gruppo editoriale. Molti hanno scritto all'autore lamentandosi del fatto che non riuscivano più a trovare il libro in vendita, che non era giusto dover contare solo su vecchie copie o su qualche fortunato ritrovamento o prestito. Così Messori, come racconta in prima persona, decide di far ripubblicare il testo e sceglie l'editore Ares.
E in questi giorni, appunto dopo 43 anni, esce la nuova edizione di "Ipotesi su Gesù": qualche limatura, un capitolo soppresso, un altro aggiunto e per il resto tutto rimane esattamente uguale a quanto uscì nel '76, senza che si sia deposto, per così dire, un solo granello di polvere su queste pagine. Che oggi risultano di stringente attualità, perché sempre viva risuona, la domanda che l'uomo rivolge alla figura che spaccato in due la Storia: Chi sei Tu? E da quella domanda è cominciata la lunga ricerca dell'autore, cominciata con quel saggio e dipanatasi, nel tempo, in centinaia e centinaia di pagine.
Per molti adolescenti quel libro è stato una specie di scandaglio, per sondare le acque agitate della giovinezza, in quei turbolenti anni Settanta, e per scoprire le ragioni di una fede che quasi nessuno si premurava di aiutare a crescere. Per molti adulti, e persino per molti religiosi, come aveva potuto constatare " con amarezza" lo stesso autore, il libro rappresentava una scossa, l'incitamento a "parlare di nuovo di Gesù", di rimetterlo al centro della propria vita. Come poteva ottenere un simile risultato un saggio e per di più scritto da un laico? Come riuscivano quelle parole raggiungere tanti, che si sentiva disorientati e soli, anche quando ascoltavano i sacerdoti in chiesa? Eppure era accaduto, e accade ancora.
Un successo reso ancora più clamoroso e sorprendente perché nato dal passaparola tra i lettori, non certo per la pubblicità che se ne era fatta. Certo, è arrivato anche il momento dei dibattiti, delle polemiche, delle curiosità e delle contrapposizioni. Intanto il libro tracciava la sua lunga strada e penetrava concretamente nella vita dei lettori. Grazie a "Ipotesi" nel nostro Paese venne rilanciato il genere dell'apologetica e Messori diventò uno degli scrittori e intellettuali italiani più letti e conosciuti.