Città del Vaticano , mercoledì, 2. aprile, 2025 15:32 (ACI Stampa).
Oggi si arriva alla Basilica Papale di San Paolo sulla via Ostiense, luogo dove è custodita la tomba dell’ Apostolo delle Genti.
La basilica che vediamo oggi è la ricostruzione ottocentesca di quella paleocristiana. E’ una notta estiva del 1823, il 15 luglio, quella che portadistruzione a Roma. La Basilica di San Paolo all’ Ostiense brucia in un rogo che la distrugge. Roma ne viene violentemente segnata. San Paolo era rimasta sostanzialmente la stessa da quando era stata costruita, le sue colonne, una selva di magnifiche colonne sono spolia dei monumenti dell’antica Roma, e saldavano la memoria della città pagana con l’anima della capitale del cattolicesimo.
Ad affrontare la rinascita di San Paolo viene chiamato Leone XII eletto Papa circa due mesi dopo l’incendio.
Ma molto più antica è la storia monastica della abazia a fianco alla basilica.
Il “Sacratissimo monastero di San Paolo, f.l.m.”, a partire dal 7 marzo 2005, ha assunto la denominazione di “Abbazia di San Paolo fuori le Mura”, essendo stato soppresso il carattere ed il titolo di circoscrizione “territoriale”. Il 31 maggio 2005 papa Benedetto XVI con il suo primo Motu Proprio L’antica e Venerabile Basilica ha stabilito che anche per San Paolo, come per le altre tre basiliche papali di Roma, vi sia un arciprete nominato direttamente dal Pontefice che esercita la giurisdizione ordinaria ed immediata e ha come suo vicario per la cura pastorale l’abate dell’abbazia benedettina di San Paolo fuori le Mura.