Città del Vaticano , mercoledì, 6. marzo, 2019 16:00 (ACI Stampa).
“Il percorso delle stazioni quaresimali a Roma esprime il desiderio, la vocazione e la necessità di essere pellegrini nella città in cui si vive. È un itinerario penitenziale che ci aiuta a riscoprire la prospettiva di santità a cui siamo chiamati”.
Una tradizione antica che si rinnova ogni anno come spiega Padre Giuseppe Midili direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma.
Da qualche tempo la tradizione si è anche rinnovata e rafforzata come dice Padre Midili. “Sostiamo sui luoghi in cui i martiri hanno dato la vita, per riscoprire il senso della nostra esistenza. Percorriamo le vie della città di Roma e di ogni città, e riscopriamo che le strade in cui si svolge la nostra vita quotidiana sono state abitate da santi, da martiri… da testimoni”.
Da ricordare che “La liturgia delle stazioni quaresimali è stata intimamente legata al digiuno pubblico e alla preghiera penitenziale itinerante che hanno caratterizzato fin dai primi secoli i 40 giorni della Quaresima nella Chiesa romana. Lo stesso termine “stazione” desunto dal linguaggio militare romano, indicava il “montare di guardia” e la Chiesa lo ha adottato in senso spirituale per esprimere il dovere dei cristiani di dedicarsi con vigilanza e con impegno alla conversione e all’orazione. Gradualmente a Roma la “stazione” diventò il termine tecnico per designare l’assemblea eucaristica presieduta dal suo Vescovo, il Papa. Questa celebrazione si svolgeva generalmente così: di solito verso le tre del pomeriggio, il popolo accorreva insieme con il clero in una chiesa stabilita in antecedenza come luogo di raduno e che veniva chiamata perciò “collecta”. Di qui i fedeli, con a capo il Papa, circondato dai presbiteri e dal clero, si dirigevano processionalmente verso la chiesa stazionale; il Papa concelebrava con i presbiteri, comunicava i fedeli e concludeva la celebrazione quando il sole volgeva al tramonto”.
Oggi la Stazione è quella di Santa Sabina all’ Aventino dove il Papa celebra la messa con la imposizione delle Ceneri dopo una breve processione che parte da Sant’ Anselmo.