Città del Vaticano , venerdì, 13. dicembre, 2024 16:00 (ACI Stampa).
La riforma di Papa Francesco è significativa per tutta la Chiesa ed è un processo a lungo termine che passa per la Sinodalità. Lo sostiene il neo cardinale Ladislav Nemet S.V.D. arcivescovo di Belgrado.
Per lui quando Papa Francesco nel 2013 ha parlato di sinodalità nessuno lo aveva preso sul serio "nel 2018 c'è stata la Commissione Teologica Internazionale, e poi è arrivata la sinodalità. Penso che ciò ci mostra che siamo sulla giusta strada".
Certo bisogna capire cosa si intende per sinodalità: "Se prendete la sinodalità, come nei primi mille d'anni della Chiesa, non è un problema. Se prendete come è funzionato nel Vaticano nel 1075, che è stato un anno molto importante, la centralizzazione e l'assolutizzazione della Chiesa, non significa che sia l'unico modo giusto di capire la sinodalità".
Per Nemet il primato papale è da rivedere e anche sul diaconato femminile dice di essere aperto ad ogni cambiamento
Interessante anche il suo pensiero sul dialogo ecumenico che in Serbia è dialogo con la Chiesa ortodossa legata al Patriarcato di Mosca. "Penso che il fatto di essere nominato Cardinale abbia cambiato l'atmosfera in Serbia. Non ho mai avuto così tante reazioni positive, a partire dal Presidente, dal Primo Ministro, dal Patriarca della Chiesa Serba orodossa e da tutte le altre persone, soltanto sulle strade. Per tutta la Serbia è qualcosa di speciale, perché non abbiamo mai avuto qualcosa di così per la Chiesa Serba.